Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] 25.
In gioventù aveva definito «troppo felice e romantica»26 la democrazia cristiana di marca toniolina, e grande guerra al fascismo: crisi della rappresentanza e riforma dello Stato nell’età dei sistemi politici di massa (1918-1925), a cura di F. ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] i trionfi della carboneria, la società segreta sorta in età napoleonica e inutilmente contrastata da Murat, che proprio in di insistere sul sentimento cristiano della nuova generazione romantica. In questo quadro si colloca (e trova spiegazione ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] ciò non si va. E comunque, in generale, in età moderna il termine non appartiene al linguaggio politico.
Né sembra le ferite e il dolore per la perdita di Anita (l’amore romantico), e gli altri dolori privati, sono dati come equivalenti al martirio» ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] emarginato. Peraltro, tale cultura italiana ottocentesca e romantica fu prevalentemente cattolica: di un cattolicesimo moderno di G. De Rosa, T. Gregory, A. Vauchez, III, L’età contemporanea, Roma-Bari 1995, p. 396.
101 Cfr. L’arcivescovo Anastasio ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] Schama ha scritto di «quell’ossimoro sociale che era la borghesia romantica» (Schama 1997, p. 569): nel corso del XIX secolo, Venezia 1989.
A.M. Banti, Storia della borghesia italiana. L’età liberale, Donzelli, Roma 1996.
F. Bartoccini (a cura di), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] con cui si chiude il 16° sec., è indicativa di un’età che vive senza traumatiche fratture il rapporto tra le due culture. per computi e formole numerali» (Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, a cura di O. Besomi, 1988, p. 22). Dopo ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] grandi conflitti 'nazionali' che segnarono il passaggio dall'età medievale all'età moderna: la guerra secolare della Spagna contro i nel contempo alcuni temi in seguito mitizzati dalla cultura romantica, Herder esaltò infine la nazione tedesca. La sua ...
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Guerriglia
Carlo Jean
Significato e definizione di 'guerriglia'
Il termine 'guerriglia' o 'piccola guerra' si diffuse con la resistenza spagnola all'occupazione napoleonica e ha avuto notevole fortuna [...] in particolare quelli terroristici, come l'IRA in Irlanda, l'ETA in Spagna, l'Action Directe in Francia e le organizzazioni punti e le installazioni sensibili.
Nonostante la teorizzazione alquanto romantica che se ne è fatta in America Latina e ...
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Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] dalla quale traspare solo una piccola parte dell’esuberanza romantica e cattolica e che non ha quasi nessun ’anno 610, mentre dal 1827-1828 i primi due periodi sono uniti nella «prima età»; Ivi, p. xxix.
20 Ivi, p. 220. Questa tesi è ancora sostenuta ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] quell'alone creato dall'agiografia umanistica e dall'erudizione romantica. Essa è solidale nell'attribuire ad Alfonso una torbida in maniera definitiva all'anarchia via via ricorrente nell'età precedente, contemperate in forma nuova le esigenze della ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...