GERALDINI, Giovanni
Jürgen Petersohn
Quarto figlio di Matteo e di Elisabetta Gerarda, nacque ad Amelia, nel Ternano, intorno agli anni 1438-39, come si può desumere confrontando la sua data di nascita [...] suo controllo ricevette una buona educazione umanistica, soprattutto in retorica e storia; Per lo studio della vita religiosa nella diocesi dell'abbazia di Cava in età pretridentina. Il sinodo del card. Giovanni d'Aragona, in Benedictina, ...
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FIESCHI, Battista (Giambattista)
Aurelio Cevolotto
Nacque, probabilmente a Genova, tra il 1460 e il 1471 da Luca dei conti di Lavagna, e da Caterina Di Negro Saliceti. Dottore utrisque legis, sposato [...] e la corte di Roma.
Gli interessi umanistici e la sempre viva sensibilità religiosa portarono il s., 182, 184, 186 s.; G. G. Musso, La cultura genovese nell'età dell'Umanesimo, Genova 1985, p. 44; S. Seidel Menchi, Fieschi Battista, in Contemporaries ...
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CARPESANO (Carpesani, de Carpesanis), Francesco
Tiziano Ascari
Nato a Parma il 4 ott. 1451 da Antonio, medico e letterato, studiò probabilmente nella città natale e si fece prete. Nel 1473 entrò, come [...] dei personaggi, che il C., com'è uso della storiografia umanistica, stende in forma diretta, sono sempre molto brevi. Il i vocaboli rari, che si trovano soltanto in scrittori dell'età arcaica o dell'argentea; designa esclusivamente con nomi romani le ...
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GRANITO PIGNATELLI, Gennaro
Stefano Trinchese
Nacque a Napoli il 10 apr. 1851 da Angelo e Paolina Pignatelli Aymerich principessa di Belmonte.
Il padre, che aveva fama di erudito e raffinato letterato, [...] cospicuo patrimonio familiare, e accompagnandone fino a tarda età le manifestazioni caritative. La prima educazione del G., il proprio orizzonte culturale.
Proseguita la sua formazione umanistica e letteraria sotto la direzione dei padri gesuiti, ...
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BUCCELLA, Filippo
Domenico Caccamo
Nipote di Niccolò, che era chirurgo alla corte di Stefano Báthory, raggiunse lo zio a Cracovia quando questi, consolidata la propria posizione economica, cominciò [...] nominato, il B. è descritto come un uomo in giovane età - nel 1586 -, di notevole cultura, legato all'ambiente degli all'aiuto del nipote, che era fornito d'una migliore cultura umanistica.
Sappiamo che il B. negava l'esistenza del peccato. Faceva ...
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ALLEGRETTI, Girolamo (Fra' Marco da Spalato)
Delio Cantimori
Teologo domenicano, entusiasmatosi per le dottrine protestanti nel 1549 in seguito a letture, si recò a Venezia; quivi per consiglio di B. [...] esperienza, tipica per molti altri italiani di formazione teologica o umanistica, delle dispute fra i protestanti, lo condusse di nuovo a di Carlo V,in Annuario d. R. Ist. stor. ital. per l'età moderna e contemp.,II-III (1936-37), pp. 148-149 (dove è ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...