DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] ; forse D. ebbe pure un altro figlio, morto in tenera età nel 1398.
Non si conosce la data in cui D. G. Billanovich, Il Petrarca e i retori latini minori, in Italia medioevale e umanistica, V (1962), p. 120; Id., Giovanni del Virgilio, Pietro da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Salvatorelli
Angelo d'Orsi
Figura a lungo quasi dimenticata, Luigi Salvatorelli da qualche anno ha ritrovato un suo posto nella storiografia e nel dibattito culturale. La politica costituisce [...] politica delle classi medie (in particolare la «piccola borghesia umanistica»), ovvero la «lotta di classe del terzo escluso»; 2 da interpretare in chiave psicologica, considerando che nell’età giovanile, come tanti della sua generazione, non ...
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MANETTI, Giannozzo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 5 giugno 1396 da Bernardo, ricco e brillante mercante, ricordato anche nel Liber facetiarum di Poggio Bracciolini, e da "Petra Guidaccia" (Naldi, col. [...] morto nel 1479, che seguì invece il padre nei suoi interessi umanistici e letterari; Antonino, nato il 18 genn. 1434 e morto pp. 27-77; Ch. Bec, Cultura e società a Firenze nell'età della Rinascenza, Roma 1981, ad ind.; G. Fioravanti, L'apologetica ...
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GERALDINI, Angelo
Jürgen Petersohn
Figlio primogenito di Matteo e di Elisabetta Gerarda, nacque ad Amelia, presso Terni, il 28 marzo 1422, da una famiglia appartenente al locale patriziato. Il padre, [...] retorica tenuti da Francesco Filelfo, per poi passare nel 1436, all'età di quattordici anni, allo studio del diritto. Non conosciamo la in cui egli tenne un'accurata formazione umanistica, accompagnata da adeguata preparazione giuridica, quale base ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] storia delle istituzioni italiane lontanissima dalla concezione umanistica e dall’idea dell’eredità romana, e , in Nunc alia tempora, alii mores. Storici e storia in età postridentina, Atti del Convegno internazionale, Torino (24-27 settembre 2003), ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] , ma si apre sotto l'insegna, già tutta umanistica, "nil respuit curiositas". L'autore vi elenca gli francescane, XXXIII (1966), pp. 21-24; M. Carrara, Gli scrittori latini dell'età scaligera, in Verona e il suo territorio, III, 2, Verona 1969, pp. ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] dalla guerra libica riportarono alla luce la sostanza etica e umanistica del socialismo bignamiano. L'interesse politico tornò in primo irrealizzati, per la definitiva cessazione della rivista. L'età ormai tarda del B. non impedì tuttavia che egli ...
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DEL GIUDICE (De Juge), Boffillo
Franca Petrucci
Originario di Amalfi, figlio del nobile Tommaso e di Giovannella Capece, è attestato dal 1443 come paggio di Alfonso d'Aragona, re di Napoli, anche se [...] considerare che il D. non doveva essere più in un'età tanto verde.
Anche sul piano privato gli interessi del cura dei discepoli, Milano 1928, pp. 235-51); G. Dionisotti, Miscell. umanistica transalpina, in Giorn. stor. d. letter. ital., CX (1937), pp ...
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CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] ma è lecito supporre una sua frequentazione dei circoli umanistici veneziani, nei quali doveva pur essere stato introdotto 1515 savio agli Ordini, quando era ancora ben lontano dall'età minima prescritta di trenta anni, ottenendo assieme ad altri ...
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BOTTA, Leonardo
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia cremonese, nacque verso il 1431 da Giovanni, che si era segnalato al servizio degli Sforza. Studiò con l'umanista Francesco Filelfo dal quale [...] con la Dominante e spiegano i frequenti viaggi, in così tarda età, a Venezia. Vi fu ancora nel febbraio e nell'aprile del di Francesco Filelfo, il B. ebbe una buona cultura umanistica e letteraria che continuò a coltivare per tutto il corso della ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...