Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] credenti, considerati ingiusti o impuri.Erano stati gli ebrei dell'età di Filone a usare la parola háiresis per indicare la c'era anche chi, come Lessing, aveva ripreso l'idea umanistica della parità tra le diverse religioni. Mentre Locke e coloro che ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] capitano (cfr. Del Negro 2002).
L’irradiazione dell’Italia umanistica e rinascimentale avvenne per il tramite sia di stranieri che Corrado (2003), L’Italia e il suo mondo fra Medioevo e prima età moderna, in L’Italia fuori d’Italia 2003, pp. 57-73.
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] una più diretta imitazione delle tipologie di età classica. Comunque in età carolingia i livelli più alti e complessi e 12° e destinate a essere riscoperte dalla rinascenza umanistica italiana del secondo Quattrocento. La grafica gotica segnò anche ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] politiche non si applicano che al "paese di Utopia" o all'età dell'oro dei poeti, e sono concepite per gli uomini quali felicità e la gioia di vivere. Fedele alla tradizione umanistica, l'opera di More vuole istruire divertendo, unire morale ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] interregionale, che risente più dell’esempio del latino umanistico che della norma toscana trecentesca (Breschi 1986: Venezia, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 8 voll., vol. 2° (L’età del Comune, a cura di G. Cracco & G. Ortalli), pp. ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] indirizzato il Libellus a Leone X, sostenitore degli studi umanistici e di Pietro Bembo, e lo stesso Giustiniani, del 2008 (Librandi 2008) condotta su un campione di 36 parlanti, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, equamente distribuiti per livello ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] questo era un essercizio mediante il quale gli huomini della età futura potrebbon fare in breve grandissimi frutti (Bartoli 1567: distinzione in due o più classi, scientifica e umanistica, che interagiscono utilmente tra loro (Accademia delle scienze ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] sotto alcuni punti di vista, il fiorentino colto d’età laurenziana potrebbe essere considerato una lingua cortigiana a tutti gli che, nel nome di una urbanitas stilistica di retaggio umanistico, eviti il ricorso sia a forme antiquate sia a modi ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] . 1° a.C., ma avranno un incremento notevole in età imperiale; Vespasiano istituisce a Roma la prima cattedra retribuita di costituì, per opera di Giovanni Sturm a Strasburgo, il ginnasio umanistico (in 8 classi più 2 preparatorie), in cui nel 1566 ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] avrebbero guardato gli intellettuali europei per tutta l’età moderna, consiste nella concezione dell’epistolario non come Salutati, per confluire nella tradizione dell’epistola latina umanistica. Il distacco dalla retorica mediolatina si rileva dal ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...