Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] si sviluppa la ballata, il cui malinconico lirismo segnerà una componente importante della poesia slovena.
In epoca umanistica e rinascimentale, l’assoggettamento politico del paese e la germanizzazione delle classi colte impedirono lo sviluppo di ...
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Stato dell’Europa orientale. Confina con la Polonia a O, con la Lituania e la Lettonia a NO, con la Russia a NE e a E, con l’Ucraina a S.
Caratteristiche fisiche
I geologi includono la regione nella parte [...] lessicali, grammaticali e stilistiche della lingua vernacolare con le sue varianti locali, per cui per l’età tardo-umanistica si può legittimamente parlare di medio bielorusso (considerando antico bielorusso le forme più arcaiche, già presenti ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] l'arco di un decennio. Per il poeta, ormai giunto all'età matura, si trattava di un'acquisizione di recupero, e la dedica in lui l'ultimo e sommo rappresentante di una cultura umanistica, a un tempo tipicamente tedesca e profondamente europea; più ...
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Umanista e teologo (Portico di Romagna 1386 - Firenze 1439), noto anche come Ambrogio Camaldolese. Entrò quattordicenne tra i camaldolesi nel monastero di S. Maria degli Angeli; la sua conoscenza delle [...] , dove ebbe discepoli e amici famosi. La sua cultura umanistica e teologica gli valse il sostegno e la fiducia dei papi , e quadro fedele delle condizioni degli ordini religiosi nell'età sua. Considerato beato in Toscana e nell'ordine camaldolese, ...
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Umanista (Orléans 1509 - Parigi 1546); prese parte alla disputa sul ciceronianismo, scrivendo un Dialogus contro Erasmo; la sua opera maggiore sono i Commentariorum linguae latinae libri duo (1536-38). [...] , ecc., per questo D. fu perseguitato, condannato e arso vivo. Figura estremamente rappresentativa dell'età rinascimentale in cui rifluiscono (in una umanistica rivendicazione di "riforma" e di razionalità) suggestioni diverse, è stato volta a volta ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] 82.048.781 individui, pari al 58,2% della popolazione in età superiore ai 16 anni. A parte i quasi 2 milioni di addetti della vita".
Alla cosiddetta "scuola ebraica" e a una tradizione umanistica si collega, accanto a uno scrittore in yiddish, J. B. ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] E. Verga, Storia della vita milanese, 2ª ed., Milano 1930; per l'età sforzesca F. Malaguzzi-Valeri, La corte di Ludovico il Moro, voll. 4, e sforzeschi; i quali - data la tendenza umanistica - venivano chiamati "costituzioni" come le leggi imperiali ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] El siglo de oro, che è una nostalgica rievocazione dell'età mitica, dove la bellezza e la verità sono vagheggiate eterne, della cultura poetica (italiana, petrarchesca, umanistica oppure tradizionalmente castigliana) costituisce il fascino della ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] ma mette in questione l'intero sistema della cultura umanistica e della tradizione letteraria; non è in pericolo questo da M. Bettini in un libro del 1995, I classici nell'età dell'indiscrezione: la tendenza cioè ad annullare il senso della distanza ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] e di aridità creativa" (B. Croce, Storia dell'età barocca in Italia, 19574, p. 505), specie se si tiene conto che il concetto di letteratura è oggi mutato, non essendo più intesa in un'accezione umanistica, ma piuttosto in un'accezione antropologica ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...