GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] E. Billanovich, A. Calocci e F. Bellini…, in Italia medioevale e umanistica, XII (1970), p. 276; M.L. Doglio, Dieci lettere… di de Caro, Milano 1995, pp. 408 s.; La corte di Mantova nell'età di A. Mantegna…, a cura di C. Mozzarelli - R. Oresko - L ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] («parola per parola»), la nuova sensibilità umanistica sostituì il criterio della comprensione del significato spesso qualificato come un connotato deteriore dell’aristotelismo della prima età moderna. Si possono, in proposito, ricordare i sarcasmi e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Franco Venturi
Adriano Viarengo
Franco Venturi è stato lo storico italiano della seconda metà del Novecento di maggior rilievo internazionale, tanto per i suoi studi sulla Russia dell’Ottocento, tra [...] Europa. Ne colse anche la caratteristica di religione laica e umanistica, fatta di lotta contro la Chiesa, di passione, di cosmopolita ed internazionale dell’opinione pubblica europea nell’età dell’Illuminismo (The English translation of “Settecento ...
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ESTE, Taddeo d'
Franco Rossi
Figlio di Azzo di Francesco di Bertoldo, appartenente al ramo cadetto dei marchesi d'Este che riconosceva la sua origine in Francesco (m. 1312), secondogenito di Obizzo [...] fratello, Francesco, con ogni probabilità morto senza credi in età giovanile dopo il maggio del 1424.
Nulla sappiamo dell' Bertoldo d'Este e un disegno di Jacopo Bellini, in Italia med. e umanistica, XXX (1987), pp. 151-177 (per Bertoldo: 149-177, con ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] grado di migliorarsi. Questa norma si è imposta durante l'intera età moderna, e vige ancora. Al contrario, torbidi umori, nati sfuggiva a questa regola. Il consensus gentium, criterio umanistico di verità che il filosofo arminiano riformulò e cercò ...
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DOCCI, Tommaso (Thomas Docii, Decii, Doctius)
Paolo Nardi
Nacque da Doccio di Abate, quasi certamente nel 1401 e forse in Siena. La data di nascita si deduce da quella di morte, avvenuta nell'ottobre [...] apparteneva alla classe dirigente cittadina. Il 16 apr. 1421, all'età minima prescritta, che era di vent'anni, il D. conseguì Stato, non sembra avvertire certe critiche rivolte dalla cultura umanistica del suo tempo al sistema del diritto comune. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gino Luzzatto
Pietro Costa
Gino Luzzatto è un personaggio di prima grandezza nella storiografia italiana del Novecento. La sua produzione si sviluppa, senza soste e interruzioni, dagli inizi del secolo [...] resta comunque fedele a un socialismo di ispirazione umanistica e democratica che fino dagli anni della sua . 49-73; A. Zannini, La Venezia di Luzzatto: dal Medioevo all’età contemporanea, pp. 75-95; G.M. Varanini, Alcune note sulle ricerche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] tra il Regno di Napoli, la Francia e la Repubblica di Venezia in età moderna. Nel biennio 1947-48 è ammesso, in qualità di uditore, ma a sviluppare una corrosiva critica della cultura umanistica rinascimentale e della visione eurocentrica del discorso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] 1° vol., 1969, pp. 291-92). Di contro alla storiografia umanistica e all’accumulo di erudizione, la scelta storiografica di Sarpi fu a il soverchio ai poveri. Si prende avvio dall’età della predicazione di Cristo e dai primi abusi introdotti ...
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BEMBO, Bernardo
Angelo Ventura
Marco Pecoraro
Nato il 19 ott. 1433 da Nicolò e da Elisabetta di Andrea Paruta, sposò in prime nozze una Morosini e, rimasto vedovo, si risposò con Elena Marcello, che [...] il B., cui toccava parlare per primo, scusandosi per l'età disse che si limitava a presentare una scrittura, lasciando la disputa la filosofia. L'insegnamento della più scaltrita filologia umanistica di riguardare, cioè, nelle opere sensum non sonum ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...