Sostanza incolora, inodora, untuosa al tatto, che cristallizza in lunghi aghi oppure in sottili lamine madreperlacee e che si trova diffusa in piccole quantità in quasi tutti i tessuti e liquidi organici [...] fatto che mentre la lecitina pura è un prodotto alterabile con estrema rapidità, essa diviene a lungo conservabile se unita agli eteri di colesterina nei rapporti in cui si trova nel tuorlo d'uovo o nei tessuti cerebrali.
Dal punto di vista chimico ...
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PILLOLE (lat. sc. pilulae)
Agostino Palmerini
Preparazioni farmaceutiche di forma sferica, di consistenza pastosa, ottenute incorporando le sostanze medicamentose con un eccipiente costituito di solito [...] si rivestono, in alcuni casi, con una vernice ottenuta sciogliendo 10 grammi di balsamo del Tolù in 15 cmc. di etere solforico; in altri casi (per impedirne il disgregamento nello stomaco: p. es., preparati mercuriali, iodici, ecc.) con una soluzione ...
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PIRIMIDINA (o metadiazina)
Guido Pellizzari
È costituita da un nucleo esagonale formato da quattro atomi di carbonio e da due di azoto in posizione meta fra loro. Interessanti sono alcuni suoi derivati [...] cristallina bianca poco solubile nell'acqua a freddo e assai a caldo e quasi insolubile nell'alcool e nell'etere, ma solubile nei liquidi alcalini avendo funzione di acido. Molti derivati dell'uracile sono stati ottenuti artificialmente.
Timina o ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Ulrich Tröhler
L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Oggi la chirurgia [...] dei tratti nervosi (1901) e di sempre nuovi anestetici per inalazione. La grande disputa del 1890 sull'opportunità dell'uso dell'etere o del cloroformio, nel corso della quale si fece ricorso a un gran numero di dati statistici e all'autorità di ...
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SABBATANI, Luigi
Annalisa Pizzinga
– Nacque a Imola il 1° dicembre 1863 da Carlo, professore di latino nel ginnasio cittadino, e da Giulia Balducci.
Iscritto alla facoltà di medicina dell’Università [...] studi sperimentali sull’adattamento dell’organismo animale all’atropina, sull’azione diuretica della pilocarpina, sull’etere etilsalicilico, sul ditiocarbonato sodico e sul midrol adoperato nella pratica oculistica. Nel dicembre del 1893 ottenne ...
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guna
guṇa
Termine sanscr. che significa «filo» (all’interno di un tessuto), «qualità». Negli elenchi dei prameya («oggetti conoscibili»), che aprono le trattazioni ontologiche della maggior parte delle [...] così come colore ecc. sono g. di terra, acqua, fuoco e aria; mentre il suono viene detto essere un g. dell’etere. Le scuole, per es. la Bhāṭṭa Mīmāṃsā, che non elencano il suono fra i g., lo definiscono invece una sostanza a sé. Oltre ai g. del terzo ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] originari, disposti nelle quattro sfere concentriche dello schema cosmologico geostatico, al di là delle quali si trovava l’etere o quinta essenza.
La dottrina fisica di Aristotele, postulante il plenum e la divisibilità indefinita della materia, si ...
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Con questo nome s'indica un liquido, miscuglio di sostanze di natura fenolica, proveniente dal catrame di legno di faggio.
Si ricava per distillazione frazionata del catrame di faggio; i fenoli vengono [...] un ifrangente, con odore particolare di fumo, sapore bruciante, reazione neutra. Peso specifico 1,08. Solubile in alcool, etere, solfuro di carbonio; pochissimo solubile nell'acqua fredda, solubile a caldo in 120 parti di acqua. La soluzione acquosa ...
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È l'acido metilguanidinacetico. Si trova normalmente nei muscoli dei vertebrati e di molti invertebrati : è sempre nel sangue e, in determinate condizioni fisiologiche o patologiche, si può trovare anche [...] acqua che contengono. È assai solubile nell'acqua calda, meno a freddo, poco solubile nell'alcool e insolubile nell'etere. Ha reazione neutra e con gli acidi forma dei sali instabili. È stata ottenuta sinteticamente per addizione della cianamide alla ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] e il cielo, come costituiti da un quinto elemento, l'etere, inalterabile e incorruttibile (ibidem, frr. 19-21). Poiché anche delle stelle (II, 7-8).
Il Sole è fatto anch'esso di etere, ma col suo movimento infiamma l'aria che gli sta sotto, producendo ...
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etere1
ètere1 (ant. ètera) s. m. [dal lat. aether -eris, gr. αἰϑήρ -έρος, dal tema di αἴϑω «ardere»]. – 1. a. Secondo gli antichi cosmologi greci, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio; nella fisica aristotelica, il quinto elemento,...
etere2
ètere2 s. m. [dal fr. éther, corrispondente all’ital. etere1 e applicato al composto chimico per la sua volatilità]. – In chimica organica, nome generico di composto costituito da due radicali idrocarburici, uguali o diversi, uniti...