DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] della Società elleno-latina a Roma il 12 genn. 1903, Roma 1903; Il pensiero religioso di G. Mazzini, Firenze 1912; L'etica di Vladimiro Soloviev (prolusione), s.l. 1914; Morale, diritto e politica internazionale nella mente di G. Mazzini, Roma 1915 ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] a svolgere un ruolo primario nella vita culturale e la sua volontà ripiegare in un imperscrutabile processo di autodisciplina etico-intellettuale.
Un'attitudine che egli stesso ebbe a definire con una battuta scherzosa, quando, negli anni di guerra ...
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GENINA, Augusto
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 28 genn. 1892, in una famiglia altoborghese, da Luigi e da Anna Tombini.
Il G. avrebbe desiderato frequentare l'Accademia navale di Livorno, ma un [...] il quale non accettò mai di farsi superare dai tempi, è indicativa non solo del concetto estetico ma anche dell'approccio etico che aveva alla sua professione, poiché egli fu, di fatto, un grande artigiano, sempre fedele al mezzo cinematografico, in ...
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DE THOMASIS, Giuseppe
Luciano Martone
Nacque il 19 marzo 1767 a Montenerodomo, in provincia di Chieti, da Tommaso e da Orsola Pizzala.
Compiuti i primi studi nel paese natio, fu assai presto allievo [...] 1820, infatti, pur essendo stato apertamente contrario al concordato con la S. Sede del 1818, per quell'idea "etico-giuridico-politica dello Stato" (Cortese) che guidava tutta la sua azione di amministratore, veniva distratto dagli studi storici ed ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] più radicali, il problema dei rapporti tra società e Stato, tra etica e politica.
Nel 1778 il D. pubblicò negli Opuscoli di autori ideale di una società profondamente rinnovata. Alla tensione etico-politica del suo primo scritto, coerente, forse, ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] Fazzini; inoltre firmò la prefazione al catalogo, nella quale adottò il termine "realismo" con un implicito significato di impegno etico della pittura: "il nostro amore nuovo della realtà, quale s'è venuto formando in questi anni sulla traccia della ...
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Passione
Giorgio Sassanelli
Il termine passione, in rapporto al significato fondamentale del verbo latino pati, "patire, soffrire" da cui deriva, si contrappone ad azione e indica la condizione di passività [...] e Giocasta nell'Edipo re (5° secolo a.C.) di Sofocle. Ma la tragedia sofoclea, dove il rigore conoscitivo ed etico di Edipo non lascia spazio ad alcun moto passionale amoroso, indica, secondo la costante lezione freudiana, un ben altro destino del ...
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FERRERO, Leo
Alessandra Cimmino
Nacque a Torino il 16 ott. 1903, da Guglielmo e Gina Lombroso.
La famiglia era delle più note dell'ambiente colto italiano e delle più discusse, godendo, forse, di una [...] dell'opera e, nello stesso tempo, di influenzare, porre dei limiti, quasi inconsapevolmente, all'artista stesso, imponendogli regole formali ed etiche.
Il F. si laureò nella sessione autunnale del 1927 con una tesi in storia dell'arte, in realtà di ...
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LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] per R.v.f. 2) o a denunce della poco remunerativa pratica della poesia, si fondava sull'accantonamento del dilemma etico petrarchesco e piuttosto su una pratica di libera combinazione, ove la parodia e il centone potevano essere offerti come esempi ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] originato dalle comuni origini nordiche, ma di un rapporto basato piuttosto sulla convinta adesione a un umanesimo dal forte rigore etico e morale. Nel Contento (1607 c.) il complesso tema iconografico desunto da Mateo Alemán (1599) è incentrato sull ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...