sfruttamento In economia, s. del credito, forma di concorrenza sleale che si attua mediante l’avvicinamento nominativo del proprio prodotto a quello altrui già affermato, per sfruttare il credito e la [...] ha definito il valore dello s. in base alla differenza tra salario e valore della produttività marginale del lavoratore, mentre J. Roemer ha analizzato lo s. sul piano etico, ricercandone la causa nella disuguale distribuzione della ricchezza. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Il Medioevo tra etica e profitto
Giacomo Todeschini
Teologia, diritto e pensiero economico
Nel 1444 cessano di vivere due personaggi centrali della civiltà toscana cittadina e mercantile dell’ultimo [...] che esso tratteggia e cifra fa ormai tutt’uno con un sistema di equilibri politico-sociali inteso come presumibilmente etico, e dunque da rafforzare incrementando e accelerando la circolazione del denaro e le possibilità di investimento dei ricchi e ...
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Economista e uomo politico inglese, nato a Rangpur (Bengala) il 5 marzo 1879 in ambiente colto e liberale, da lui con intelletto di storico e pietà devota di figlio ritratto in India called them (Londra, [...] obbligatoria, misure contro la disoccupazione, certezza e obbligatorietà dell'impiego, ecc. Simbolo e bandiera del rivolgimento etico-politico britannico negli anni di guerra, entrò apertamente nella vita politica, fu deputato liberale di Berwick-on ...
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stakeholder Tutti i soggetti, individui od organizzazioni, attivamente coinvolti in un’iniziativa economica (progetto, azienda), il cui interesse è negativamente o positivamente influenzato dal risultato [...] , al di sotto delle quali il cliente cambia fornitore e manager e dipendenti si dimettono. Nell’ambito poi del cosiddetto filone etico, sono s. tutti i soggetti che influenzano o sono influenzati dall’impresa e di cui essa deve tener conto, anche in ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] in maniera allarmante. Per combattere la denatalità il governo adottò un piano di rieducazione sociale, ispirato a concetti etico-razzisti, al quale piano collegò poi varî provvedimenti di carattere economico, atti a facilitare la creazione di nuove ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] fatto da coloro che affermano di operare per il benessere comune". Le conseguenze economico-politiche di questa filosofia etico-sociale sono assai rilevanti. Se si deve lasciare libero ogni membro della comunità di operare per massimizzare il suo ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] B. de Fontenelle (1688).
Con l’Illuminismo si ha l’estensione del concetto di p. dall’ambito conoscitivo a quello etico e sociale: il p. realizzato nell’ambito scientifico e filosofico deve estendersi anche all’organizzazione della società umana e ai ...
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Filosofo ed economista (Northwater Bridge, Angus, 1773 - Londra 1836). Studiò a Edimburgo, poi a Londra, dove dal 1808 strinse stretti rapporti di amicizia con J. Bentham, con il quale collaborò nella [...] human mind, 2 voll., 1829; A fragment on Mackintosh, 1835). Sulla base di questo associazionismo, M. riformava l'utilitarismo etico di Bentham: là dove Bentham aveva ammesso come unico movente dell'azione la ricerca egoistica dell'utile, M. sosteneva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] quello che non è giustificato dal lavoro, come la rendita o la circolazione improduttiva del denaro, non solo non ha fondamento etico, ma è anche un ostacolo alle forze produttive.
I bisogni sono soddisfatti con il consumo di prodotti che hanno un ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] alla vita politica. Nell’insegnamento socratico e nei dialoghi di Platone la nozione di paideia assume un’impronta marcatamente etica, e la partecipazione alla vita politica viene a collegarsi con la ricerca filosofica. In Aristotele e, ancor più ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...