SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] di tali rapporti (v. Solari, 1931, p. 228).Per Hegel la società civile sorge in quanto la famiglia (che è "spirito etico immediato o naturale", perché caratterizzata da legami di amore e di solidarietà fra i suoi membri, legami che si fanno valere in ...
Leggi Tutto
Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] e significati. Il capovolgimento, o meglio il mescolamento di valori, operato dalla rivista, provvedeva a un allargamento etico e intellettuale verso le periferie e i sincretismi della società contemporanea. Se l'autenticità museografica dell'oggetto ...
Leggi Tutto
Organizzazione
Giuseppe Bonazzi
di Giuseppe Bonazzi
Organizzazione
Il doppio significato di 'organizzazione'
Il termine 'organizzazione' viene generalmente usato in una doppia accezione. Nella prima [...] complessi. Ma questi fattori non sono soltanto psicologici ed emotivi, come sostiene Mayo, sono anche culturali, sociali, eminentemente etici.
Si arriva così al secondo aspetto in cui Parsons supera e integra Mayo: le organizzazioni non sono soltanto ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Ricerca
Massimiano Bucchi
di Massimiano Bucchi
Ricerca, politica della
L'ambito tematico
L'espressione 'politica della ricerca' (research policy) viene generalmente a comprendere l'insieme delle misure [...] sintesi di un biologo molecolare intervistato a proposito di questa transizione (v. Etzkowitz, 1983). L'idealizzato codice etico dello scienziato professionista (v. Merton, 1942), basato su principî quali comunitarismo e disinteresse, ha lasciato il ...
Leggi Tutto
Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] una società, di vedere se stesso con gli occhi dell'altro. Si tratta, come è evidente, di una psicologizzazione dell'imperativo etico kantiano. Un simile 'vedersi con gli occhi dell'altro' è soprattutto un presupposto per l'agire collettivo (v. Mead ...
Leggi Tutto
Sapere
Nico Stehr
L'approccio sociologico alla conoscenza: la Wissensoziologie
La disciplina che si è occupata della natura della conoscenza in generale è stata tradizionalmente la filosofia. Le principali [...] alla determinazione e all'applicazione di criteri di efficienza (qualificazione tecnica), di giustizia e/o di felicità (sapere etico), di bellezza di un suono o di un colore (sensibilità visiva o uditiva), ecc.".
Esistono altre risorse che ...
Leggi Tutto
Integrazione sociale
Richard Münch
Introduzione
L'integrazione sociale è uno stato della società in cui tutte le sue parti sono saldamente collegate tra loro e formano una totalità delimitata rispetto [...] e regolata del capitalismo moderno. È stato il protestantesimo a creare i presupposti essenziali per l'affermarsi di questa etica universale. La nascita del capitalismo moderno si può comprendere solo se si riconosce la funzione integrativa del suo ...
Leggi Tutto
LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] ammirare. Queste spese di lusso sono dunque un vizio anche se non troppo dannoso per gli altri né eccessivamente sconveniente (Etica nicomachea, IV, 1122 a - 1123 a). Anche i cinici (celebre l'aneddoto di Diogene che rinuncia all'uso della scodella ...
Leggi Tutto
Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] impiegato in maniera soltanto subordinata. Le teorie neoliberali hanno invece ripreso concetti come quello di bene o virtù propri dell'etica filosofica antica, pur evitando di accettarne le tesi che il bene sia unico o che le virtù costituiscano un ...
Leggi Tutto
Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] in cui era evidente l'influenza delle teorie economiche sulla divisione del lavoro filtrate attraverso i principî dell'etica protestante. Questo processo, pur benefico e necessario, non appariva a Spencer senza ostacoli e traumi, per la presenza ...
Leggi Tutto
etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...