Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] con grande rigore e lucidità, si è svolto negli ultimi decenni, e continua a svolgersi, un intenso dibattito nel pensiero etico-politico di ispirazione liberale, con esiti e soluzioni, però, radicalmente diversi tra loro. Così J. Rawls, in A theory ...
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NEHRŪ, Paṇḍit Javāharlāl
Luciano PETECH
Uomo politico indiano, figlio di Motilāl Nehrū (1861-1931, uno dei più influenti capi del Congresso indiano), nato ad Allāhābād il 14 novembre 1889. Educato in [...] del Congresso indiano. Molto più occidentalizzato e forse più pratico di Gandhi, del cui ideale non condivideva gli aspetti etico-religiosi, ne fu nondimeno sempre fedele seguace, malgrado le divergenze di ordine teorico. Iniziata nel 1930 la nuova ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] più originali protagonisti nei vescovi e apologisti J. Butler e G. Berkeley, che seppero trasferire la disputa sul piano etico e filosofico. La controversia era sostanzialmente esaurita, quando D. Hume ne ricompose i momenti nella brillante summa dei ...
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sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] », noto come Fondo nazionale ebraico), creato nel 1901 allo scopo di acquistare terreni in Palestina; la seconda tendenza, etico-religiosa, si batteva per un ritorno alla tradizione e la rinascita di uno spirito nazionale e dei valori culturali e ...
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CAPITINI, Aldo
Piero Craveri
Nacque a Perugia il 23 dic. 1899 da Enrico, campanaro del comune, e da Adele Ciambottini. Fece studi irregolari e nel 1924 sostenne l'esame di licenza liceale. Quello stesso [...] prova, ma più semplicemente l'opzione per unascelta individuale d'ordine etico, non "naturalistica, di orgoglio, di incosciente pretesa ad assolutezza" del suo messaggio religioso, il valore meramente etico del suo impegno di mediatore e di ...
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Plutarco
Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50-ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, da cui però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] ecc.). Pur nella narrazione spesso romanzesca degli avvenimenti storici, non è mai assente la ricerca di un insegnamento etico-politico: una riflessione sui grandi modelli del passato (anche negativi) può essere la base della costruzione di una ...
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Economista e uomo politico inglese, nato a Rangpur (Bengala) il 5 marzo 1879 in ambiente colto e liberale, da lui con intelletto di storico e pietà devota di figlio ritratto in India called them (Londra, [...] obbligatoria, misure contro la disoccupazione, certezza e obbligatorietà dell'impiego, ecc. Simbolo e bandiera del rivolgimento etico-politico britannico negli anni di guerra, entrò apertamente nella vita politica, fu deputato liberale di Berwick-on ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] termine felicitas, usato in senso proprio, non designa semplicemente il successo, ma il successo che arride alle imprese eticamente e politicamente giustificate. Nel giudizio finale sul regno di Costanzo II, in rapporto alle sue vittorie nelle guerre ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] del libro portò a una conseguenza che l'autore non aveva prevista, e cioè che esso, più che alla propaganda etico-religiosa, servì a quella patriottica, prima in Italia e poi anche all'estero, dove ebbe ristampe e numerose traduzioni, suscitando ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] identificarlo con le correnti di pensiero o gli indirizzi etico-intellettuali prevalenti. L'appello costante è al metodo empirico non ha discepoli. E forse non basta l'appello all'etica, o il ricorso a una deontologia professionale.
Bibl.: Il ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...