Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] fin dall'inizio all'interno dell'identità culturale, che quest'ultima non sia qualcosa di ben chiaro e limpido, che l'etnocentrismo dia forma a un bisogno umano di 'determinazione' che si oppone al pericolo di dissoluzione identitaria. Se è vero che ...
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Etnologo francese (Aisy-sur-Armaçon, Yonne, 1898 - Parigi 1956); prof. di etnologia alla Sorbona dal 1942 e consigliere dell'Unione Francese (1947); profondo conoscitore delle civiltà dell'Africa centrale [...] filosofia, la cosmologia, i complessi rituali e le creazioni artistiche di quelle popolazioni, e opponendosi con vigore all'etnocentrismo europeo che negava alle culture africane la dignità di un pensiero filosofico. Tra le sue opere: Silhouettes et ...
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Etnologo italiano (Chiaravalle, Ancona, 1918 - Roma 2010). Studioso dei fenomeni religiosi, ha introdotto nella tradizione di studî storico-religiosi italiana un approccio più sensibile ad alcune prospettive [...] con una cultura africana (1976); Crisi e ricerca di identità (1977); L'"incivilimento dei barbari". Problemi di etnocentrismo e di identità (1983); Festa, carisma, apocalisse (1983); Dei, profeti, contadini. Incontri nel Ghana (1988); Antropologia ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] , soprattutto in direzione dell'Oriente, sviluppando così quell'attrazione - nata forse anche per contrasto verso un certo "etnocentrismo" fiorentino - che lo avrebbe mosso sempre verso "il periferico, il remoto, l'inusitato, l'esterno" (Case, amori ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] nel confronto della cultura contadina meridionale nel corso delle sue precedenti indagini: posizione definita da lui "etnocentrismo critico". Questo è da intendersi come sforzo supremo di allargamento della propria coscienza culturale di fronte ad ...
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GESSI, Romolo
Claudio Moffa
Nacque il 30 apr. 1831 sulla nave che trasportava i suoi genitori da Ravenna a Costantinopoli. Il padre Marco, avvocato, console inglese nell'Impero ottomano, aveva sposato [...] una demitizzazione forzata del personaggio - andrebbe colta nella sua concreta realtà e umanità, al di là di qualsiasi etnocentrismo. Da questo punto di vista sono utili una serie di raffronti bibliografici e sulle fonti: con la storiografia europea ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] una matrice unitaria, la negazione dell'esistenza di valori assoluti comuni a tutte le culture, il rifiuto dell'etnocentrismo in quanto attribuzione illegittima di un valore privilegiato a una cultura particolare. La traduzione in termini positivi di ...
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etnocentrismo
s. m. [der. di etnocentrico, sull’esempio dell’ingl. ethnocentrism]. – In sociologia e psicologia sociale, tendenza a giudicare i membri, la struttura, la cultura, la storia e il comportamento di altri gruppi etnici con riferimento...
etnocentrico
etnocèntrico agg. [comp. di etno- e centro, sull’esempio dell’ingl. ethnocentric] (pl. m. -ci). – Caratterizzato o ispirato da etnocentrismo: atteggiamento, comportamento e.; giudizio, punto di vista etnocentrico. ◆ Avv. etnocentricaménte,...