Vedi TELESFORO dell'anno: 1966 - 1997
TELESFORO (Τελεσϕόρος Telesphoros)
B. M. Felletti Maj*
Divinità in forma di fanciullo. Intorno al 100 a. C. si venne delineando nella religione greca la figura di [...] ); tutti provengono da strati di età romana. Il mantello sarebbe un indumento celtico, non tracio, come comunemente si ammette. In Etruria e in Asia Minore dai contatti con i popoli celtici, si sarebbe diffuso il culto del nume col nome di Telesforo ...
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ORBETELLO
P. Bocci
Città della Toscana, della provincia di Grosseto, di fronte all'Argentario, alla estremità di una sottile penisola che si protende in mezzo ad una caratteristica laguna descritta [...] per cui si suppone che la città sia stata abbandonata o quasi.
Bibl.: G. Dennis, The Cities and Cemeteries of Etruria, Londra 1883, pp. 240-244; P. Raveggi, Orbetello antica e moderna, Grosseto 1933; M. Santangelo, L'Antiquarium di Orbetello, Roma ...
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Vedi SUTRI dell'anno: 1966 - 1997
SUTRI (Σούτριον, Sutrium)
G. Cressedi
Antico centro su un'altura pianeggiante (m 291) fra i due torrenti Promonte e Rotoli, nel Lazio settentrionale. Fu espugnata dai [...] più probabile invece è che vi si debba riconoscere un mitreo del III sec. d. C.
Bibl.: G. Dennis, Cities and Cemeteries of Etruria, Londra 1883, I, pp. 62-81; C. Nispi Landi, Storia dell'antica città di Sutri, Roma 1887; Philipp, in Pauly-Wissowa, IV ...
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NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] degli Etruschi, in Storia delle religioni, a cura di P. Tacchi Venturi, I, Torino 1944, p. 786; L. Ross Taylor, Local Cults in Etruria, in Papers and Monographs of the Amer. Acad. at Rome, II, 1923, p. 154; E. Bernert, in Pauly-Wissowa, XVII, i, 1936 ...
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Vedi CICLADICI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CICLADICI, Vasi
P. Pelagatti
Questa è la denominazione più usata, e certamente la più sicura e comprensiva, per designare i vasi prodotti nelle isole Cicladi, [...] larga scala - come quella, ad esempio, dei vasi protocorinzî in Magna Grecia e Sicilia, o dei vasi attici a figure rosse in Etruria. I vasi c. furono utilizzati principalmente sul luogo dove furono prodotti, o al più portati da un'isola all'altra, e ...
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Vedi ISCHIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISCHIA (v. vol. iv, p. 224)
G. Buchner
Le ricerche archeologiche nell'area dell'antica Pithecusa sono state proseguite con lo scavo di un altro tratto della [...] , p. 61 ss.), che mantenevano dunque con I. e al Mina un punto d'appoggio alle due estremità della via commerciale tra l'Etruria e il Vicino Oriente.
Bibl.: S. Brunnsåker, The Pithecusan Shipwreck, in Opusc. Rom., IV, 1962, pp. 165-242; R. M. Cook ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] R. Zandrino, Il Thymiaterion della Boncia, in St. Etr., XXII, 1952-1953, pp. 329-338, figg. 1-3; H. Hencken, Horse Tripods in Etruria, in Am. Journ. Arch., 1957, p. 1 ss.; E. Will, Brule-parfums en bronze trouvé à Delphes, in Mon. Piot, XL, 1944, pp ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Cerveteri
Giuliana Nardi
Cerveteri
Centro (etr. ca/eisra; gr. Ἄγυλλα, Καιρέα; lat. Caere) in prossimità della costa tirrenica, poco a nord di Roma, situato all’estremità sud-occidentale [...] 73-78.
Id., I culti di Caere, in ScAnt, 10 (2000), pp. 395-425 (con bibl. prec.).
Veio, Cerveteri, Vulci. Città d’Etruria a confronto (Catalogo della mostra), Roma 2001, pp. 121-76.
G. Nardi, Ancora sui santuari urbani di Cerveteri: nuovi elementi di ...
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Vedi GRAVISCA dell'anno: 1973 - 1994
GRAVISCA (Gravisca, Graviscae)
M. Torelli
Antico porto di Tarquinia, a circa 7 km dal sito della città etrusca e romana, nel luogo dell'abitato medievale e moderno [...] ., 1829, p. 95; E. Westphal, ibid., 1830, p. 28; L. Canina, ibid., 1847, p. 92; G. Dennis, Cities and Cemeteries of Etruria, Londra 1882 (III ed.), p. 430 ss.; A. Pasqui, in Not. Sc., 1885, p. 519, nota 3; H. Nissen, Italische Landeskunde, Berlino ...
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BARNABEI, Felice
Francesco Pellati
Nacque a Castelli (Teramo) il 13 genn. 1842. Compiuti i primi studi nel collegio dei barnabiti di Teramo, passò alla Scuola normale superiore di Pisa, dove si laureò [...] protostoriche, falische ed etrusche, che scavi e scoperte fortuite mettevano in luce in tutto il territorio dell'etruria meridionale, alla destra del Tevere. I due istituti assunsero subito vaste proporzioni. Presso il Collegio Romano esisteva ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...