FILIGRANA
L. Breglia
Il termine, di cui s'ignorano gli equivalenti antichi, è applicato a quella particolare tecnica della oreficeria, ancora in uso ai nostri giorni, che ottiene motivi decorativi ripiegando [...] con saldature finissime ed il gioiello risulta pertanto leggero e trasparente, come un autentico merletto. Alla f. le officine etrusche restano legate a lungo, soltanto ne variano l'applicazione e l'uso col generale mutare dello stile negli ori della ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] . A ciò contribuì il sopravvivere delle forme di un o. architettonico italico, l’o. tuscanico, già usato nell’architettura etrusca, dal quale derivò l’o. toscano, simile al dorico romano da cui si distingue per una maggiore semplicità e robustezza ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] sepoltura doveva essere al di fuori delle mura di Roma (e delle città in genere), conformemente all'antica legge romana. Gli Etruschi, gli Ebrei, i Romani, avevano spesso deposto i loro morti in celle sotterranee in diverse parti d'Italia, sia a Roma ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. I contenitori per il trasporto nel mondo classico: le anfore
Clementina Panella
Alessandra Caravale
Maria Antonietta Rizzo
Per sua intima natura, [...] e del V secolo in Gallia. La forma 4a, che presenta un allungamento sensibile del collo, si conferma come la variante più tarda delle anfore etrusche, tra la metà del V e la metà del III sec. a.C.; è attestata anche in Corsica. La forma 5 è stata ...
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LACUNARE (lacunar)
M. Wegner
I lacunari, o "cassettoni" dell'architettura greca ci sono particolarmente noti attraverso gli edifici classici di Atene: Partenone, Propilei, tempietto di Atena Nike, Eretteo, [...] Jahrbuch, xx, 1905, p. 157 ss., fig 3. Delfi, thòlos: Fouilles de Delphes, ii, 4, 2, Parigi 1925, fig. 19. L. nella arte etrusca: R. Bianchi Bandinelli, Le pitture delle tombe arcaiche. Clusium, fasc. i, p. 5 ss., figg. 1, 8, 10; p. 16, figg. 16, 18 ...
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PETTINATO, Giovanni
Maria Giovanna Biga
PETTINATO, Giovanni. – Nacque a Troina (Enna) il 27 novembre 1934 da Giuseppe, fabbro, e Francesca Consoli, terzo di cinque figli. Intorno all’età di dieci anni [...] , a diffondere le conoscenze sulle culture del Vicino Oriente antico, meno note della cultura egiziana e di quelle etrusca e classica.
Nel 1968, quando Paolo Matthiae, direttore della missione archeologica italiana a Tell Mardikh, in Siria, scoprì ...
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Vedi TOLFA dell'anno: 1966 - 1997
TOLFA
M. Torelli
Attorno a questo centro moderno, circa 70 km a N di Roma, addossato ad una cima del gruppo di colline nell'antichità dette Monti Ceriti, sono dislocati [...] Marano); A. Klitsche de la Grange, in Not. Scavi, 1885, p. 422; id., in Bull. Inst., 1885, pp. 207-8 (Monte Rovello). - Epoca etrusca e romana: O. Benndorf, in Bull. Inst., 1866, pp. 225-31; A. Klitsche de la Grange, in Not. Scavi, 1882, p. 300; 1887 ...
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LETTISTERNIO (lectisternium)
S. de Marinis
Il termine l. (da lectum sternere) sta ad indicare, limitatamente all'uso sacrale, una particolare cerimonia propiziatoria, praticata nell'antica Roma, che [...] privo di quella connessione con il mondo dei morti e la vita del defunto che ricorre costantemente nelle altre figurazioni tombali etrusche.
D'altra parte per tutti i problemi relativi al l. una fortissima difficoltà di soluzione è data dal fatto che ...
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TINDAREO (Τυνδάρεως, Tundareus, Tyndareus, Tyndarus)
C. Saletti
Figlio di Oibalo, re spartano, e della naiade Bateia (Apollod., ii, 21) o, secondo altra tradizione, di Gorgophone (Apollod., ii, 13.21), [...] ai figli pure in un dipinto pompeiano, ma tale interpretazione è poi caduta ad esame più approfondito.
(Per T. nell'arte etrusca, v. tuntle, vol. vii, p. 1031).
Monumenti considerati. - Anfora del Vaticano: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 145, n ...
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TELMUN (Tlamunus)
G. Camporeale
La denominazione ritorna in tre raffigurazioni: le prime due su specchi etruschi incisi (Gerhard-Klügmann-Körte, Etr. Sp., v, 119 e 123 a) e l'altra nella scena, dipinta [...] scena su sarcofagi e urnette.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, V, 1916-24, c. 347 s., s. v.; G. Devoto, Tendenze fonetiche etrusche, in St. Etr., I, 1927, p. 280; E. Fiesel, Namen des griechischen Mythos im Etruskischen, Gottinga 1928, p. 88; id., in ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...