Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] 1925.
G. Giacomelli, La lingua falisca, Firenze 1963.
R. Hirata, L’onomastica falisca e i suoi rapporti con la latina e l’etrusca, Firenze 1967.
T.W. Potter, Narce. A Faliscan Town in South Etruria, London 1976.
G. Giacomelli, Il falisco, in Popoli e ...
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Vedi CARIATIDE dell'anno: 1959 - 1994
CARIATIDE (καρυᾶτις, caryatis)
G. A. Mansuelli
Figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti membrature architettoniche. [...] figure danzanti, ma stanti, analoghe appunto alle Kòrai (v.) votive. Nell'arcaismo mediterraneo si trovano solo in ambiente etrusco figure muliebri danzanti con funzione di sostegno (candelabro con danzatrice, Parigi, Louvre). Le C., come i Telamoni ...
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CASSANDRA (Κασσάνδρα, Cassāndra)
P. Orlandini
Figlia di Priamo, re di Troia. La notte della presa della città fu oltraggiata da Aiace d'Oileo (v.), nonostante avesse cercato rifugio presso il Palladio. [...] : J. C. Hoppin, Handb., i, 116; pisside a fig. rosse del British Museum: Furtwängler-Reichhold, i, 287, tav. 57, 1; urnette etrusche: G. Körte, tav. xi, 24; xii, 25, 26; xvi, 33, 34; etc.; hydrìa Vivenzio: J. D. Beazley, Kleophrades Maler, tav. 27 ...
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Vedi VOLUBILIS dell'anno: 1966 - 1997
VOLUBILIS
P. Romanelli
È il centro archeologico più importante del Marocco; gli scavi, iniziati metodicamente nel 1915, ne hanno rimesso in luce una larga parte, [...] des Romains, Parigi 1944, p. 139 ss. Per l'Efebo coronato: E. Michon, in Mon. Piot, XXXIII, 1933, pp. 119 ss. Per il supposto ritratto di Annibale: G. Ch. Picard, in Studi Annibalici (Annuario dell'Accademia etrusca di Cortona), XII, 1964, p. 195 ss. ...
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ERINNI (᾿Ερινύς, Erinnys o Erīnys)
P. Mingazzini
In origine demoni maligni intenti a danneggiare l'uomo per puro spirito di malvagità, quali troviamo in tutte le religioni primitive e, come relitto, [...] ministre dell'Ade. Questo però non ci autorizza a chiamare E. le figure femminili munite di fiaccole che troviamo sui monumenti etruschi - raramente vasi, più spesso urne - giacché esse non appaiono solo in miti nei quali si narri di un delitto, come ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] alfabeto greco esercitò una forte influenza nell'area mediterranea e fu adottato già verso la fine dell'8° secolo in Italia dagli Etruschi con qualche adattamento rispetto al modello e quindi da altri popoli italici. A Roma e nel Lazio più o meno nel ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio III Lucania et Bruttii
Angelo Bottini
Elena Lattanzi
Lucania
di Angelo Bottini
La regio III augustea corrisponde solo in modo approssimativo all’attuale Basilicata, [...] ’opposta valle del Sele, tramite la Sella di Conza). A fungere da terminale non sono quindi più gli Ioni e gli Etrusco-Campani, bensì le due città, per molti versi gemelle, di Metaponto e Posidonia. Mentre sul versante tirrenico la fondazione della ...
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SIRENE (Σειρῆνες, Sirēnes o Sirēnae)
H. Sichtermann
Entità della mitologia e credenza popolare greca, la cui fondamentale caratteristica, anche se non l'unica, è l'aspetto esteriore, formato da un corpo [...] Su di un piatto laconico compaiono s. ad un banchetto, con corona e ramo nelle mani, insieme ad eroti, su di un vaso etrusco a figure nere vediamo una s. che suona la lyra; anche un rilievo di Reggio Calabria ce la rappresenta nell'atto di suonare la ...
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ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] Statuetta del Museo dei Conservatori: D. Mustilli, Il museo Mussolini, Roma 1939, pp. 10-11, n. 20, tav. xiii, 44-46. Specchi etruschi: R. Bianchi Bandinelli, Clusium, in Mon. Ant. Lincei, xxx, 1925, coll. 542-551, fig. 10; W. K. C. Guthrie, op. cit ...
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LEVI, Teodoro (detto Doro)
Vincenzo La Rosa
Nacque a Trieste il 1° giugno 1898 da Edoardo e da Eugenia Tivoli. Effettuò gli studi inferiori nella città natale e poi al liceo Galilei di Firenze, partecipando [...] , la conoscenza delle fonti letterarie.
Il posto al Museo di Firenze apre per il L. il capitolo degli interessi etruschi; una serie di fortunati scavi (soprattutto a Chiusi) trova rapida pubblicazione, e vengono anche portati a conclusione alcuni dei ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...