Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] (il 'noi' del testo), di cui Seneca è uno degli eredi, e la concezione teologica e teleologica del mondo propria degli Etruschi. Questa concezione era nota al mondo romano a causa di secoli di intenso contatto, e soprattutto grazie all'antica pratica ...
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Storico delle religioni (Sommerfeld, Lipsia, 1865 - Bonn 1940), protestante, professore nell'univ. di Bonn (1910), autore di studî sulla religione del Nuovo Testamento (1909), sulle religioni d'Europa [...] (1926), degli Etruschi (1932), degli antichi Germani (1934), ecc. Suo fratello Paul (Sommerfeld 1866 - Endorf 1947), storico dell'arte, prof. a Düsseldorf e all'univ. di Bonn, pubblicò tra l'altro notevoli studî sulla pittura medievale della Renania ...
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(lat. Tages) Fanciullo d’origine divina (in alcune fonti detto figlio del Genio e nipote di Giove) che, secondo una tarda tradizione latina, balzato su dal solco tracciato da un contadino nell’agro di [...] Tarquinia, insegnò agli Etruschi l’arte divinatoria; scomparve (o morì) nello stesso giorno. I suoi insegnamenti, raccolti da Tarconte, costituirono il nucleo dei libri etruschi sulla divinazione (libri tagetici o haruspicini). ...
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Ravenna
Città dell’Emilia-Romagna, capoluogo di provincia. Fondata secondo la tradizione antica dai mitici pelasgi e dai tessali, in età preromana R. fu abitata dagli umbri e probabilmente dagli etruschi. [...] Per la sua ubicazione in un’area naturalmente protetta (una larga distesa di paludi e lagune la separavano dalla terraferma) tra il 5° e il 4° sec. a.C., sotto la spinta dell’invasione celtica, vi si rifugiarono ...
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Poeta ed erudito (Volterra 1701 - ivi 1785), sacerdote. Scrisse poesie arcadiche, le vite dei papi e cardinali da Clemente X a Clemente XII, e inoltre un'opera sull'Italia antica, nella quale arrivò a [...] la priorità della civiltà italica su quella greca. Donò a Volterra le sue collezioni di reperti archeologici, in massima parte etruschi, che ora costituiscono il Museo Guarnacci. Tra le opere, la più nota è Delle origini italiche (2 voll., 1767), in ...
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VITULATIO
Nicola Turchi
. Antico termine rituale, relativo a un sacrificio di carattere gioioso e popolare che cadeva l'8 luglio, secondo l'affermazione di Macrobio che attinge a Varrone per documentare [...] collegata con il tripudio del popolo romano per la rivincita della sconfitta e relativa fuga subita da parte degli Etruschi (cfr. la spiegazione tradizionale del poplifugio, 5 luglio; v. poplifugio); ma è semplice affermazione erudita alla pari dell ...
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Parte fondamentale dell’antica dottrina divinatoria etrusca rivelata, secondo la tradizione, da Tagete, i cui precetti raccolti da Tarconte in libri sacri erano conservati dai lucumoni. Tali libri recavano [...] l’extispicio, l’esame specialmente del fegato, di cui esistevano modelli, come il fegato di Piacenza. Erano aruspici i principes etruschi, chiamati spesso a Roma. Sotto Augusto l’impulso alla propagazione dell’a. fu dato da Mecenate, sotto Tiberio da ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Preneste, Tivoli, Segni ecc. Il simulacro della lupa capitolina, un bronzo della metà del 5° sec. a.C., è opera di officina etrusca o della Magna Grecia; l’opera d’arte più antica lavorata a Roma, ma scoperta a Palestrina, è la cista Ficoroni (fine 4 ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] madre Smirna. La contesa fra Afrodite e Persefone è dipinta su vasi italioti e specchi etruschi; l’abbraccio di Adone con Afrodite su vasi midiaci e su specchi etruschi; la partenza per la caccia su vasi italioti e su sarcofagi romani; il ferimento ...
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(gr. Λητώ) Dea greca. Figlia del Titano Ceo e della Titanide Febe, generò da Zeus Apollo e Artemide. Dovendo dare alla luce i due gemelli, andava in cerca di un luogo che le desse asilo, negatole dovunque [...] , che aveva tentato di violentarla.
L’arte antica la rappresenta sia in simulacri, sia in scene mitologiche con Artemide e Apollo, su vasi dipinti, rilievi votivi, specchi etruschi. È sempre panneggiata, spesso con capo velato, di forme matronali. ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...