MEJ, Lev Aleksandrovič
EttoreLoGatto
Poeta e drammaturgo russo, nato il 13 febbraio 1822 a Mosca, morto il 16 maggio 1862. Visse prima a Mosca e a Odessa, poi si trasferì a Pietroburgo, dove divenne [...] collaboratore regolare di quasi tutte le riviste pietroburghesi.
Richiamò su di sé l'attenzione come traduttore di A. Mickiewicz, Goethe, Schiller, Heine e di altri molti poeti stranieri. Le sue opere ...
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Scrittrice lettone nata nel 1869. Ha pubblicato racconti e poesie, giudicate di grande valore per l'originalità del contenuto e la musicalità della lingua, che riprende in parte toni e cadenze della poesia popolare. Come scrittrice teatrale studiò, sul modello di Blaumanis, la vita popolare, ma scrisse anche drammi simbolici, tra i quali La principessa Gandega e il re Bru subarda e Maija e Paija, i ...
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Autore teatrale nato a Jelgava (Mitau) nel 1848; dal 1870 fu direttore del teatro di Riga; morì a Jelgava nel 1912. È considerato il padre spirituale del teatro lettone, alla cui scuola si formarono i migliori attori. La sua attività come autore si intensificò dopo il 1885 quando, lasciata Riga, organizzò spettacoli teatrali in varie città della Lettonia, specialmente a Mitau. Le sue commedie riprendono ...
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Ultimo figlio di Alessandro Nevskij (v.). Nato nel 1261, due anni dopo, alla morte del padre, D. ebbe l'appannaggio di Mosca, e divenne così il fondatore del ducato moscovita. L'ascensione di questo cominciò effettivamente grazie all'energia e all'attività del suo duca, ma fu dovuta soprattutto alla speciale situazione di Mosca, importante nodo stradale e commerciale. Per conservare il ducato e ingrandirlo ...
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Č Nato al principio del secolo XVII, scismatico della chiesa ortodossa, avversario del patriarca Nikon, il notiriformatore della Chiesa nel sec. XVII. Condannato per le sue opinioni scismatiche, non si [...] attaccamento all'antica fede; la sua figura balza viva dall'Autobiografia, opera caratteristica della letteratura russa del sec. XVII.
Bibl.: Mjakotin, P. A., 1893; Borozdin, P. A., 1898; E. LoGatto, Storia della letteratura russa, II, Roma 1928. ...
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Scrittore russo, nato nel 1878. Apparteneva al gruppo del neorealismo della fine del sec. XIX e del principio del sec. XX. Notevoli per la loro psicologia e ideologia sono i suoi racconti di vita ebraica. Tra i romanzi il più famoso è Vlas, tra i drammi Nju, che per la sua mancanza d'azione e l'atmosfera profondamente umana può essere ravvicinato alle opere teatrali di Cechov.
Trad.: in ted.: Der Knabe ...
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ŠUVALOV, Petr Andreevič
EttoreLoGatto
Diplomatico russo, nato nel 1827, morto nel 1889. Dal 1845 al 1874 prestò servizio nell'esercito e nella gendarmeria. Dal 1864 al 1866 fu governatore dei paesi [...] baltici. Nel 1866 fu nominato capo del terzo reparto del Ministero degli interni, con l'incarico specifico di combattere il movimento rivoluzionario, cosa che egli fece con feroci repressioni. La sua influenza ...
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Scrittore russo, nato nel 1881, morto il 13 marzo 1925. Autore di opere umoristiche, fu anche editore di una notissima rivista, Satirikon, intorno alla quale gli umoristi russi si riunirono per varî anni (tra gli altri la Teffi e il poeta Saša Černy)). La sua tendenza predominante fu il grottesco, ma non mancano in lui note tragiche. In generale però il suo umorismo ha più carattere internazionale ...
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Poeta, romanziere e commediografo lettone, nato nel 1886 nel governatorato di Pietroburgo. I suoi inizî letterarî cadono nell'epoca in cui il modernismo occidentale dominava in Russia. Le sue principali raccolte di poesie sono: Bozzetti (Zīmējumi, 1907), Bassorilievi (Bareljefi, 1909) e I ritmi dell'anima (Dvēseles ritmi, 1920). Tra le commedie sono da ricordare: Nell'ebbrezza dei fiori (ziedn viesulī) ...
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Folklorista lettone. Appartiene a lui la monumentale raccolta di canti popolari lettoni delle scienze di Pietrogrado. È una delle più ricche raccolte di canti popolari che siano mai state fatte in Europa e testimonia della ricchezza poetica del popolo lettone e del fervore nazionale e patriottico del grande raccoglitore. Per questo suo fervore B. fu popolarissimo e, quando morì, la patria ormai indipendente ...
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