Secondo sovrano (Mosca 1629 - ivi 1676) della dinastia Romanov, succedette (luglio 1645) al padre Michele Fëdorovič. Con una lunga guerra alla Polonia (1654-67), ottenne l'Ucraina con la tregua di Andrusovo; in Asia giunse nella Siberia orientale e nella regione dell'Amur. All'interno A. fu meno fortunato: dopo aver protetto il patriarca Nikon, ruppe con questo (1658) contribuendo a suscitare lo scisma, ...
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Figlio (Mosca 1672 - Pietroburgo 1725) dello zar AlessioMichajlovič e della sua seconda moglie Natalia Kirillovna Naryškina, regnò dal 1682 insieme al fratello Ivan, debole e malaticcio, sotto la reggenza [...] considerato, in sostanza, come un nemico da cui difendersi. P. morì senza aver indicato un successore; suo figlio Alessio (avuto dalla prima moglie Eudocia Lopuchina) era morto nel 1718, forse per le torture subite durante un processo intentatogli ...
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Figlio (Mosca 1661 - ivi 1682) dello zar AlessioMichajlovič, cui succedette (1676); a lui sono dovute varie iniziative e riforme: la fondazione a Mosca del primo ospedale, la traduzione del Corpus iuris [...] civilis di Giustiniano, la fondazione di un'accademia slavo-greco-latina, una maggior centralizzazione del potere e un rafforzamento dell'organizzazione militare ...
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Minsk (o Mensk) Città capitale della Bielorussia (2.020.600 ab. nel 2020), situata sulle rive dello Svisloč´, affluente della Beresina; capoluogo dell’oblast´ omonima (40.200 km2 con 1.422.992 ab. nel [...] sviluppò in potenza e ricchezza. Contesa tra Polacchi e Russi, nel 1654 fu tenuta per breve tempo dallo zar AlessioMichajlovič e, con la prima spartizione della Polonia, divenne definitivamente russa. Fu base militare di Napoleone (1812) e luogo di ...
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Sacerdote secolare, poi monaco (Veljaminov, Nižnij Novgorod, 1605 - Jaroslavl´ 1681); archimandrita a Mosca (1646-47), metropolita di Novgorod (1648), patriarca (1652) e consigliere (fino al 1658) dello [...] zar AlessioMichajlovič, che nel 1654 gli affidò importanti responsabilità di governo. Animato dall'idea di Mosca come centro religioso dell'Oriente e "terza Roma", attuò, in armonia con le idee dei governanti e contro i "vecchi credenti" ( ...
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Eresiarca russo (Grigorov, Nižnij-Novgorod, 1620 o 1621 - Pustozërsk 1682); divenuto arciprete (protopope) nel 1652, per la sua intransigenza s'inimicò la popolazione, onde dovette rifugiarsi a Mosca. [...] Qui avversò, ricorrendo anche allo zar AlessioMichajlovič, le riforme liturgiche del patriarca Nikon, dando così inizio allo scisma (raskol´) dei "vecchi credenti". A., dopo varî esilî, comparso al sinodo di Mosca e in esso degradato e scomunicato ( ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] da cui è animata, il libro cioè di G. Kotošichin (morto nel 1667) Sulla Russia durante il regno di AlessioMichajlovič, ove l'esattezza dell'esposizione storica si accoppia all'appassionata partecipazione dell'autore ai fatti narrati. Minor valore ...
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Popolazione della famiglia uralo-altaica, del gruppo turco-tartaro, stanziata sui pendii e sulle colline occidentali e orientali della parte meridionale della catena degli Urali, nonché sulle pianure adiacenti [...] Baschiri, provocando così, al principio del sec. XVII, un vivo malcontento contro il governo russo. Il governo dello zar AlessioMichajlovič cercò da un lato di eliminare le cause di questo malcontento e con un'ordinanza del 1649 proibì la compera o ...
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Ultimo figlio di Alessandro Nevskij (v.). Nato nel 1261, due anni dopo, alla morte del padre, D. ebbe l'appannaggio di Mosca, e divenne così il fondatore del ducato moscovita. L'ascensione di questo cominciò [...] Ivan l'appannaggio di Perejaslavl, ma morì poco dopo, nel 1303. La chiesa ortodossa annovera D. Nevskij fra i suoi santi. Nel 1652 le sue reliquie, per ordine dello zar AlessioMichajlovič, furono trasportate nel monastero di Danilov da lui fondato. ...
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Uomo politico russo (n. 1625 - m. Mosca 1682). Grazie ai suoi legami con lo zar AlessioMichajlovič (che fu educato con lui e sposò una sua nipote) ebbe affidate missioni diplomatiche, e curò in particolare [...] diplomazia russa, adoperandosi per l'annessione della Piccola Russia. Uomo colto, fautore della cultura e civiltà dell'Occidente, morto Alessio cadde in disgrazia e fu esiliato; con l'ascesa al trono di Pietro I fu graziato e riabilitato; fu ucciso ...
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