La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Le tradizioni matematiche
Roshdi Rashed
Le tradizioni matematiche
Capire lo sviluppo della matematica in un periodo di sette secoli, stabilire [...] trigonometria, l'algebra alla geometria, alla teoria euclidea dei numeri, ecc. Queste applicazioni furono sempre in modo puramente aritmetico, cioè nel senso della dimostrazione euclidea così come viene condotta nei libri 'aritmetici' degli Elementi ...
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modulo
modulo termine usato in matematica con significati diversi.
Modulo di un numero reale (o valore assoluto)
). II modulo di un numero reale x, indicato con il simbolo |x|, è un numero reale non [...] (w, z) = |w − z|, dove w e z sono arbitrari numeri complessi; tale distanza è usualmente chiamata distanza euclidea.
Modulo di un vettore
In uno spazio vettoriale reale (rispettivamente complesso) V dotato di un prodotto scalare (rispettivamente, di ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] esempio, era ben lontano dalle certezze di Hamilton. Egli infatti riteneva che la geometria, così come era nota su base euclidea, non avesse un carattere di necessità a priori, e che fosse piuttosto connessa con la teoria fisica del movimento. Nelle ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] ca. (Lindberg, 1976, p. 210; Theisen, in Euclide, Liber de visu, 1979, pp. 51-54); la diffusione dell'o. geometrica euclidea fu comunque legata all'influente De aspectibus dell'arabo al-Kindī (ca. 800-870), tradotto da Gerardo da Cremona (1114-1187 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’XI secolo la scienza islamica comincia a esercitare una tangibile influenza sull’Occidente, [...] uso delle cifre arabe. Nel trattato dedicato alla Pratica geometriae Fibonacci dimostrerà non solo di padroneggiare la geometria euclidea, ma anche di riuscire a impostare complicate equazioni algebriche di difficoltà superiore a quella raggiunta dai ...
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polinomio
polinomio somma formale di un numero finito di → monomi, detti termini del polinomio; i coefficienti di un polinomio sono i coefficienti dei termini che lo compongono. Se un polinomio p(x) [...] importanza è il caso in cui l’anello A è un campo K: in tale caso l’anello K[x] risulta essere un dominio euclideo e quindi un dominio a ideali principali e un dominio a fattorizzazione unica. Ciò vuol dire che, comunque presi due polinomi a(x) e ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] la costruzione effettuata da E. Beltrami (1868) e dallo stesso Hilbert (1899) di modelli all'interno della geometria euclidea, nonché, rispettivamente, della teoria dei numeri reali per provare la non contradittorietà di determinate geometrie non ...
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GRANDEZZA
Federigo ENRIQUES
Giovanni SILVA
. Significa, in qualche modo, etimologicamente, ciò che è suscettibile di più e di meno. Dice Aristotele negli Anal. Post., I, 5 (4), che la permutabilità [...] dati in grandezza, quando possiamo paragonarli come enti eguali". Candalla, nel commento alla def. V, 3 degli Elementi euclidei riporta la definizione aristotelica: grandezza è ogni cosa secandum quam quid aequale maior vel minus.
I critici moderni ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] (composto da sei quadrati e da otto triangoli) e l'icosidodecaedro (venti triangoli e dodici pentagoni). Nel 1559 le edizioni euclidee precedenti a quella di de Foix furono sottoposte a un'analisi critica da Jean Borrel (1492 ca.-1564 o 1572), il ...
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vita
Alessandra Magistrelli
Progetto, ordine, complessità, trasmissione d’informazioni
La vita è l’insieme delle funzioni che rendono un organismo capace di conservarsi, cioè di seguire un progetto [...] i viventi? Basta guardarsi attorno per osservare come i viventi abbiano una forma che ricorda pressappoco i solidi della geometria euclidea.
Gli alberi, per esempio, hanno un tronco che sembra un cilindro, una chioma che può essere assimilata a una ...
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euclideo
euclidèo (ant. euclìdico) agg. – Relativo al matematico greco Euclide, vissuto intorno al 300 a. C.; in partic., di ente geometrico, o meglio di un sistema ipotetico-deduttivo, soddisfacente i postulati di Euclide: geometria e., v....
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...