(gr. Εὐρυδίκη) Nella mitologia greca, ninfa o figlia di Apollo; sposa di Orfeo, muore per il morso di un serpente. Orfeo ottiene di poterla ricondurre fra i vivi purché non si volga a guardarla prima [...] da Ovidio, si ritrova in diverse opere drammatiche e musicali, ispirate al mito di Orfeo, alcune delle quali hanno per titolo Euridice, come la favola drammatica di O. Rinuccini, musicata da I. Peri (1600) e da G. Caccini (comp. 1600-01, rappr. 1602 ...
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Nome di varie regine e principesse macedoni ed ellenistiche, tra cui: 1. Figlia (m. 317 a. C.) di Aminta (IV) e di Cinane, e quindi nipote di Filippo II di Macedonia: nel 322 sposò il fratellastro di Alessandro Magno, Filippo Arrideo. Malgrado i suoi intrighi dovette col marito seguire il reggente Antipatro in Macedonia. Alla morte di lui, cercò di prendere il potere contro Olimpiade e il nuovo reggente ...
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. Figlia di Antipatro, nata non prima del 350 a. C., fu (321 circa) dal padre data in moglie a Tolomeo di Lago, il futuro re d'Egitto, allo scopo di cementare l'unione fra i maggiori capi militari dopo la morte di Alessandro. Da queste nozze nacquero Tolomeo Cerauno, Meleagro, un terzo figlio di cui non conosciamo il nome, forse anche Argeo, Lisandra, Tolemaide e forse Teossena. E., ripudiata dal marito ...
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EURIDICE (Εὐρυδίκη)
M. Floriani Squarciapino
Eroina del mito greco, moglie di Orfeo (v.).
È nota la parte del mito relativa al tentativo di Orfeo di liberarla dall'Ade; l'arte antica si è occupata varie [...] volte di questo tema, ma indubbiamente mai raggiunse un più alto livello formale ed espressivo che nel rilievo di ambiente fidiaco, noto in varie repliche, in cui è rappresentata la scena del distacco ...
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LAOMEDONTE (Λαομέδων)
L. Rocchetti
Figlio di Ilo ed Euridice (Apoll., iii, 146; Hyg., Fab., 250), padre di Esione, Priamo e molti altri figli; fortifica la rocca di Troia con l'aiuto di Apollo, Posidone [...] ed Eaco, ai quali, a lavoro compiuto, nega la pattuita mercede. Apollo allora manda una peste nella città e Posidone un mostro marino cui viene esposta Esione; chiesto aiuto a Eracle, l'eroe salva la figlia ...
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(gr. Λαομέδων) Mitico re di Troia, figlio di Ilo e di Euridice, padre di parecchi figli, fra i quali Priamo ed Esione. Negò ad Apollo e Posidone, che gli avevano costruito le mura inespugnabili della [...] città, il compenso pattuito; perciò Apollo mandò una pestilenza e Posidone un mostro che doveva essere placato con il sacrificio di Esione. Ma dopo che Eracle ebbe liberato Esione, L. mancò ancora una ...
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(gr. ῎Ιλος) Mitico figlio di Troo e di Calliroe, marito di Euridice e padre di Laomedonte e di Temiste. Originario della Troade, andò in Frigia dove come premio della vittoria in un agone ebbe 50 giovani [...] e 50 giovanette; seguendo con questi, per volere dell’oracolo, una vacca pezzata, si stabilì nel luogo dove quella si era fermata, e cioè nella pianura dello Scamandro, e vi fondò Ilio (la futura Troia). ...
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Figlio (m. 279 a. C.) di Tolomeo I Sotere e di Euridice. Diseredato, riparò (290) alla corte di Lisimaco di Tracia, dove cospirò contro il figlio di lui, Agatocle, ed entrò in urto con la sorellastra Arsinoe, [...] moglie dello stesso Lisimaco. A Curupedio (282) fu fatto prigioniero da Seleuco, che poi uccise, mentre questi stava per entrare in Lisimachia. Proclamato re di Macedonia, fece pace con Antioco I di Siria ...
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DANAE (Δανάη)
G. Cressedi*
Figlia di Acrisio, re di Argo, e di Euridice (v.). Il padre sa dall'oracolo che il figlio di D. lo avrebbe ucciso e fa costruire una stanza di bronzo dove chiude D. con la [...] nutrice; Giove, però, riesce a penetrarvi sotto forma di pioggia d'oro. Dal connubio di D. e Giove nasce Perseo (v.). Acrisio si accorge del fanciullo e fa chiudere la madre ed il figlio in un'arca che ...
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PERDICCA III re di Macedonia
Arnaldo Momigliano
Figlio di Aminta III e di Euridice. Dopo l'assassinio del fratello maggiore Alessandro II, per opera di Tolomeo d'Aloro d'accordo con Euridice (369 a. [...] C.), P. avrebbe dovuto succedere sul trono. In realtà governava in nome suo Tolomeo e, solo uccidendo costui, egli poté nel 365 far riconoscere la sua autorità. Il suo avvento segnò il distacco della Macedonia ...
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deplorare
v. tr. [dal lat. deplorare, der. di plorare «lamentarsi, piangere»] (io deplòro, ecc.). – 1. Riprovare, condannare con biasimo e profondo rammarico un fatto o un comportamento: deploro vivamente la vostra condotta; episodî di teppismo...
rapina
s. f. [dal lat. rapina, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. a. In diritto penale, delitto contro il patrimonio, consistente nell’azione e nel fatto di impossessarsi, mediante violenza o minaccia, della cosa mobile altrui, sottraendola a...