Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] è offerto dalla Dafne (1597), una favola pastorale su testo di O. Rinuccini, in gran parte andata perduta; ma è nell'Euridice, composta, ancora su testo di Rinuccini, per le nozze di Maria de' Medici con Enrico IV di Francia ed eseguita a Firenze ...
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Scultore (Possagno 1757 - Venezia 1822). Dal nonno, capomastro e scalpellino, imparò i primi elementi del mestiere; per interessamento del senatore Falier, che ne aveva avvertito le doti eccezionali, fu [...] a studiare a Venezia, con G. Bernardi-Torretti, poi con G. Ferrari. Le prime opere (1773-79) risentono del gusto settecentesco (Orfeo ed Euridice, 1773; Apollo; busto di P. Renier; Dedalo e Icaro, 1779). Con l'architetto G. A. Selva, il C. si recò a ...
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Pittore e letterato (Venezia 1525 - ivi 1600), lasciò, tra l'altro, il poema Boemondo, incompiuto. Si vantò di aver suggerito a Tasso l'idea del Rinaldo e della Gerusalemme. Come pittore, fu allievo e [...] imitatore di Tiziano in piccoli paesaggi a olio; gli sono stati attribuiti un Giardino d'amore alla National Gallery di Londra e una Euridice all'Accademia Carrara di Bergamo. Eseguì anche xilografie. ...
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Scrittore brasiliano (Pilar, Paraíba, 1901 - Rio de Janeiro 1957); autore di romanzi che, unendo rievocazione autobiografica e descrizione realistica, offrono una suggestiva immagine del Nord-Est del Brasile [...] (Menino de engenho, 1932, trad. it. Il figlio della piantagione, 1947; Doidinho, 1933; Bangüê, 1934; O moleque Ricardo, 1935, trad. it. 1974; Usina, 1936; Pedra Bonita, 1938; Fogo morto, 1943, trad. it. 1956; Euridice, 1947). ...
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Editore e tipografo, attivo a Firenze nella seconda metà del sec. 16º. Rilevò la stamperia che era stata di Lorenzo Torrentino. Notevoli nella produzione di M. sono il Dialogo della musica antica et moderna [...] di V. Galilei (1581), la trad. it. del Viaggio di Terra Santa con sue stationi e misterii del frate spagnolo A. Medina (1590), Nuove musiche di G. Caccini e la Euridice di I. Peri (1600). ...
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FARAVELLI, Luigi
Walter Polastro
Nacque a Stradella (Pavia) il 29 ott. 1852, da Carlo e Antonia Depetrio. Nel 1866 entrò come allievo nella marina militare e ne uscì cinque anni dopo con il grado di [...] Fu promosso sottotenente di vascello nel 1875 e tenente nel 1881. Compì la sua prima esperienza di navigazione sulla nave scuola "Euridice", una corvetta a vela, passando poi al vascello ad elica "Re Galantuomo" e infine alla prima nave con scafo in ...
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Danzatrice, coreografa e regista di opera lirica (Vienna 1904 - Monte Carlo 1992). Studiò danza classica con O. I. Preobraženska e danza moderna con M. Wigman. Fece parte della compagnia di quest'ultima, [...] seguito negli USA (1928). Tornata in Europa, fu assistente di M. Reinhardt al Festival di Salisburgo (Orfeo ed Euridice di Gluck, 1933), manifestazione per la quale curò le coreografie fino al 1939, dirigendo contemporaneamente il balletto dell'Opera ...
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Attrice e cantante (n. Monforte, Lugo, verso la metà del sec. 17º - m. forse Madrid 1721). Cominciò a recitare giovanissima nella compagnia del padre, in parti di "primera dama" a Valladolid nel 1668, [...] Madrid al teatro del Príncipe e anche al teatro di Corte dove fu interprete di El celoso extremeño (1680); cantava con molta grazia e si conserva la musica da lei composta di un "entremés" e di due romanze per l'Orfeo y Euridice di Antonio de Solís. ...
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Letterato e avventuriero (Livorno 1714 - Napoli 1795). Da giovane, fu impiegato a Napoli; poi in Francia si fece editore del Metastasio e, col Casanova, vi introdusse il gioco del lotto; espulso, nel 1761 [...] la poesia, ma la asseconda. Nel 1774 si ritirò a Pisa; nel 1780 a Napoli. Per il Gluck scrisse Orfeo ed Euridice (1762), Alceste (1766), Paride ed Elena (1769). Lasciò inoltre commedie musicali (fra cui L'opera seria, 1769), scritti di critica, un ...
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Figlio (m. 317 a. C.) di Filippo II re di Macedonia, e fratellastro di Alessandro Magno. Alla morte di Alessandro Magno (323 a. C.), i generali decisero di proclamare re A., col nome di Filippo (III), [...] erede, Alessandro (IV), la tutela di questo e di A. che, per quanto deficiente, era stato fatto sposare con Euridice, spettò successivamente a Cratero, a Perdicca, ad Antipatro e, morto quest'ultimo (319), a Poliperconte: ma A., sobillato dalla ...
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deplorare
v. tr. [dal lat. deplorare, der. di plorare «lamentarsi, piangere»] (io deplòro, ecc.). – 1. Riprovare, condannare con biasimo e profondo rammarico un fatto o un comportamento: deploro vivamente la vostra condotta; episodî di teppismo...
rapina
s. f. [dal lat. rapina, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. a. In diritto penale, delitto contro il patrimonio, consistente nell’azione e nel fatto di impossessarsi, mediante violenza o minaccia, della cosa mobile altrui, sottraendola a...