Retore cristiano (sec. 4º), nativo di Alessandria. Stabilitosi come insegnante di grammatica dapprima a Berito e poi a Laodicea, ivi si convertì al cristianesimo e fu ordinato sacerdote; padre di A. di [...] in 24 libri sulla storia ebraica dalla creazione a Saul, liriche, tragedie, commedie, dialoghi, imitando a volta a volta Omero, Pindaro, Euripide, Platone, Menandro. Non ne rimane nulla: è assai dubbio se sia dell'uno o dell'altro A. una parafrasi in ...
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(gr. Πρωτεύς)
Mitologia
Divinità minore della mitologia greca; vecchio dio marino, custodiva il gregge delle foche e di altre bestie marine di Posidone (4° libro dell’Odissea). Dimorava nell’isola di [...] di Menelao, a cui, dopo la presa di Troia, restituì Elena che egli aveva trattenuto presso di sé.
Nell’Elena di Euripide P. è re dell’isola di Faro, a cui viene affidata Elena che poi lui stesso restituisce a Menelao.
Astronomia
Satellite di ...
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(gr. Μολοσσοί) Popolo dell’Epiro antico, che occupava il centro spirituale della regione, Dodona, dove era il santuario di Zeus. La potenza dei M., iniziata con Taripa (430-390 a.C.), continuò sino alla [...] , e di Neottolemo, che l’aveva avuta in sorte fra le prigioniere troiane. Dopo varie vicende (messe in scena da Euripide nella tragedia Andromaca), Molosso poté succedere sul trono di Epiro a Eleno, sposato da Andromaca dopo la morte di Neottolemo. ...
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Monaco basiliano (n. Costantinopoli - m. Roma tra il 1383 e il 1387) nel monastero di Studion a Costantinopoli; nel 1348 successe a Barlaam nel vescovado di Gerace e nel 1366 fu nominato arcivescovo di [...] nel 1875), e del Nuovo Testamento (testo greco e versione in ebraico e in latino), andata anch'essa perduta. Appartenne all'A. il codice laurenziano XXXII, 2, contenente le opere di Esiodo, di Sofocle e di Euripide, da lui largamente postillate. ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] di frequentare varie accademie letterarie fiorentine, specie gli Apatisti, dove lesse una propria traduzione in versi dell'Ecuba di Euripide, poi edita a Firenze nel 1725. Negli stessi anni tradusse anche alcune tragedie di Sofocle e le Troadi di ...
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CARMELI, Michelangelo
Claudio Mutini
Nacque il 27 sett. 1706 a Cittadella (Vicenza) da Michele e da Fabia Parini. Il suo nome di battesimo era veramente Zeno, cambiato poi in quello di Michelangelo [...] il C. attese con l'impegno che richiedeva un'opera di vasta risonanza culturale. Si tratta della traduzione delle Tragedie di Euripide che, con l'aggiunta di Frammenti e di una serie ingente di annotazioni, fu pubblicata a Padova tra il 1743 e ...
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(gr. ῾Ελένη) Eroina della mitologia greca, probabilmente in origine una divinità lunare. Aveva culto a Terapne in Laconia e a Rodi. Secondo l’Iliade sarebbe stata sorella di Castore e Polluce, figlia di [...] rapporto la palinodia di Stesicoro, secondo cui non E. ma un suo simulacro sarebbe stato portato a Troia: motivo svolto da Euripide nella sua Elena. Secondo una leggenda attica, Teseo e Piritoo rapirono E. e la condussero in Afidna, da dove fu ...
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BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] strofette metastasiane nel tradurre sei tragedie greche: l'Ippolito e l'Elettra di Euripide, pubblicate a Venezia nel 1789; l'Ecuba, l'Ifigenia in Aulide, la Medea di Euripide e le Trachinie di Sofocle, apparse, sempre a Venezia, l'anno dopo.
Entrato ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] un delfino è l'E. su due specchi a Boston.
Si crea poi nel IV sec. la figura dell'E. arciere; nel campo letterario Euripide (Medea, 630; Iphig. in Aul., 545) pare sia stato il primo a dare ad E. l'attributo dell'arco; nel campo figurativo la più ...
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CARACCIOLO, Giovanni Battista (al secolo Francesco Saverio)
Sergio Chiogna
Nato a Napoli il 29 dic. 1695 da Lucio, duca di San Vito, e da Vittoria Castigliar dei marchesi di Grumo, studiò nel collegio [...] questi anni è la sua opera letteraria e agiografica.
Nel 1729 pubblicò una traduzione in endecasillabi sciolti delle due Ifigenie di Euripide con testo greco a fronte (Le due Ifigenie in Aulide,e in Tauri..., Firenze 1729). Sempre a Firenze, anche se ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...