Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europacentrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] prova l’importanza degli S. nel fornire materiale umano per il commercio degli schiavi che interessò nel Medioevo tutta l’Europa, Bisanzio e il mondo islamico.
Cenni storici
Origini Nel 6° sec. gli S. apparvero al confine settentrionale dell’Impero ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europacentrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] i Celti o Galli propriamente detti, fra Senna, Marna e Garonna; a nord i Belgi; a sud gli Aquitani. Nell’area centrale i popoli più potenti erano Arverni, Biturigi, Edui, Elvezi, Lingoni, Parisi, Pittoni, Sequani. Dei Belgi (i più bellicosi) facevano ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] e il ‘recupero’ dei cristiani ortodossi, con conseguente impegno, religioso e militare, per l’allontanamento dei Turchi dall’Europacentrale e dai Balcani.
Arte
Nell’ambito dell’arte il concilio di Trento si pronunciò in maniera piuttosto generica ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] , in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europacentrale e poi occidentale, in Asia Minore e in India. ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] basilica romana dell’età classica (fig. A); l’edificio a pianta centrale, con cupola retta da pilastri a L raccordati da esedre (chiesa e variato dalla diffusione del barocco in tutta Europa. Alla metà del Settecento, la sovrapposizione degli ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] . Nel 14° sec. si diffonde il motivo iconografico della danza macabra, noto fino al 16° sec., diffuso nell’Europacentrale (Francia e Germania), e in Italia settentrionale (Trento, Clusone, Pinzolo, Carisolo): raffigurazione lugubre, d’intento morale ...
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Rappresentazione plastica della nascita di Gesù. Il presepe, allestito nelle chiese e nelle case durante il periodo natalizio, riproduce con figure di materiali vari, in un'ambientazione ricostruita più [...] francescani e i domenicani, e in seguito i gesuiti, diedero impulso alla diffusione del presepe in Italia e in tutta l'Europacentrale. Il più antico presepe italiano conservato, almeno in parte, è quello di Arnolfo di Cambio (1280 circa) in S. Maria ...
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Monaci armeni, rifugiatisi nel 1307 a Genova, dove adottarono la regola domenicana e il rito latino. Presero nome dalla chiesa di S. Bartolomeo, presso la quale si stabilirono.
Con lo stesso nome furono [...] . Non avevano voti ma vivevano in comune e con comunione di beni (erano detti perciò ‘comunisti’). Si diffusero nel 17° sec. in diversi paesi dell’Europacentrale e in Italia. Decaddero nel 18° sec. e non risorsero dopo la secolarizzazione del 1804. ...
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Vescovo, umanista e uomo politico boemo (n. Hohenmauth, od. Vysoké Mýto, 1310 circa - m. 1380). Parroco a Neumarkt (Slesia) dal 1344, notaio dal 1347 e cancelliere imperiale dal 1353 alla corte di Carlo [...] con Petrarca e con Cola di Rienzo, contribuì a introdurre lo spirito del primo umanesimo nell'Europacentrale, adottando uno stile umanistico anche nella sua opera di cancelliere (Cancellaria Iohannis Foronovensis, Summa cancellariae). Tradusse ...
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centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...
Whatever it takes
loc. s.le. m. inv. (espressione inglese, ‘costi quel che costi’). Dagli anni Ottanta in poi, quello che sarebbe stato definito al termine del suo mandato di governatore della Banca centrale europea (1° novembre 2011- 31 ottobre...