Scrittore statunitense (Saint Louis 1914 - Lawrence, Kansas, 1997); laureatosi alla Harvard University, è stato uno degli esponenti più noti della rivolta e della letteratura hipster, in contatto con A. [...] Ginsberg e J. Kerouac. Soggiornò a lungo nel Messico, in Europa, nel nord Africa, nel Perù, sperimentando ogni genere di droga; nel 1957 si sottopose a una cura di disintossicazione, di cui divenne poi strenuo sostenitore. Punto di riferimento ...
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Scrittore argentino di origini italiane (Calchín, Córdoba, 1930 - Parigi 2012), naturalizzato francese nel 1981. Trasferitosi in Europa (1955), è vissuto a Roma e a Madrid, quindi dal 1961 a Parigi. Critico [...] que la nuit raconte au jour (1992) e da Le pas si lent de l'amour (1995), sul viaggio dell'autore verso l'Europa, simbolo di un tortuoso percorso interiore alla ricerca della propria identità, e i romanzi Comme la trace de l'oiseau dans l'air (1999 ...
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Scrittrice statunitense (New York 1862 - Saint-Bricesous-Forêt, Val d'Oise, 1937). Di agiata famiglia newyorkese, risentì profondamente della crisi di valori della società borghese americana di fine Ottocento, [...] Colmar ir., 1897). Vicina alle atmosfere del suo amico e maestro H. James, col quale condividerà la scelta dell'espatrio in Europa (1907), ottenne un primo successo col romanzo The house of mirth (1905; trad. it. La casa dell'allegria, 1957). La sua ...
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Uomo politico e scrittore iugoslavo (Nikšić 1911 - Belgrado 1995). Discendente da un'antica e influente famiglia montenegrina, aderì nel 1932 al Partito comunista, divenendone alla fine degli anni Trenta [...] with Stalin (1962; trad. it. 1962) svolse una critica radicale del sistema politico e sociale dei paesi dell'Europa orientale. Amnistiato nel 1966, continuò a risiedere in Iugoslavia pubblicando negli anni successivi The imperfect society: beyond the ...
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Scrittore russo (Saratov 1892 - Mosca 1977). Esordì nel 1913. Nel 1921 aderì al gruppo dei Fratelli di Serapione. Si affermò nel 1924 con il romanzo Goroda i gody ("Le città e gli anni"). Nei racconti [...] il tema molto caro a F. dell'atteggiamento dell'"intelligencija" verso la Rivoluzione. Del 1933-35 è il romanzo Pochiščenie Evropy ("Il ratto di Europa"), dove il motivo del contrasto delle generazioni si muta in quello del contrasto tra Russia ed ...
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Scrittore (Magdeburgo 1771 - Aarau 1848). Dopo studî irregolari, compose (1790) una tragedia, Graf Monaldeschi, cui seguirono volumi di novelle, dialoghi, e perfino romanzi d'avventure (Abällino, der grosse [...] , 1794). Addottoratosi in teologia, entrò nella massoneria, compose inni alla Rivoluzione francese e peregrinò per l'Europa. Stabilitosi (1798) in Svizzera, fu commissario elvetico a Unterwalden, Waldstätten e Basilea, venendo infine costretto dai ...
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Scrittrice (Londra 1868 - Torino 1942); di padre italiano e di madre tedesca, studiò canto in Italia ed esordì nel teatro a New York; nel 1902 sposò John Chartres, patriota irlandese; abbandonato il teatro, [...] viaggiò in Europa, Africa e America, propugnando la creazione dello Stato libero d'Irlanda. La sua attività letteraria, iniziata col volume di poesie Lyrica (1890), che ebbe l'eccezionale ventura di una prefazione di Carducci, si venne orientando ...
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Letterato (Badia Polesine, Rovigo, 1614 circa - Torino dopo il 1686). Fece parte, negli anni della sua dimora veneziana (1639 circa -1676) dell'Accademia degli Incogniti, scrittore assai fecondo, ha lasciato, [...] e di scrittore di storia (Storie delle guerre d'Italia dal 1635 al 1655, 1656, poi ripubblicata col titolo Historia d'Italia, 1661; Istorie universali d'Europa, 1657, ecc.), che gli valsero la nomina (1676) a storiografo della corte di Torino. ...
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Letterato (Venezia 1772 - Mogliano Veneto, Treviso, 1832); condusse vita disordinata, e satireggiò in vivaci rappresentazioni uomini e istituzioni di Venezia (Elefante, 1819), con versi taglienti e spesso [...] osceni, che gli procurarono sei mesi di carcere. Scrisse anche armoniose canzonette musicate poi da G. B. Perucchini e diffuse in tutta Europa. ...
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Umanista (Bassano 1477 o 1478 - Padova 1552). Fu alunno, a Padova, di Marco Musuro e Pietro Pomponazzi; insegnò lettere classiche quasi sempre nello Studio di Padova, sebbene conteso da molte città e sovrani [...] d'Europa. Lasciò Carmina (1572), epistole, orazioni e i Concetti della lingua latina (1562). ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...