Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] i fedeli, non si risparmiò fatiche per migliorare le condizioni materiali e religiose di Roma, dell'Italia, dell'Europa, in un momento particolarmente difficile per i problemi rappresentati dagli insediamenti barbarici, per le carestie, per il venir ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] la sua opera si protrasse sino a che, con la pace di Vestfalia (1648), apparvero ormai decise le sorti religiose d’Europa e tracciati i confini territoriali fra le confessioni.
Sul terreno dogmatico, l’opera della C. si concentra particolarmente nell ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] di pace durante il primo conflitto mondiale, sia a s. Benedetto, patriarca del monachesimo occidentale e compatrono d’Europa, scelto come fondamentale punto di riferimento per le radici cristiane della cultura e della civiltà europea. Le priorità ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] partire dagli anni 1960 sottoposero a critica il cosiddetto socialismo reale nell’URSS e in genere nei paesi dell’Europa orientale.
Il d. sovietico può essere suddiviso in filoni di diversa tendenza. Il primo, di ispirazione religiosa-tradizionalista ...
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(o presbiterianismo) Sistema di organizzazione ecclesiastica, proprio, in origine, del calvinismo. In opposizione a ogni forma di episcopalismo monarchico o di congregazionalismo democratico, è caratterizzato [...] di emigrati che dal 17° sec. in poi si stabilirono in America, trovandovi rifugio dalle persecuzioni in Europa (ugonotti francesi, arminiani olandesi, presbiteriani di Scozia, Inghilterra, Irlanda ecc.).
Dal punto di vista dottrinale i presbiteriani ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] e codificò le tesi riformate, accentuando il tema della predestinazione. La dottrina calvinista (o riformata) si diffuse in Europa e nelle colonie inglesi in America. In Inghilterra, a seguito della politica antipapale di Enrico VIII (Atto di ...
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Maffeo Barberini (Firenze 1568 - Roma 1644). Eletto papa nel 1623, sostenitore convinto della suprema autorità della Chiesa, si mostrò anche geloso della propria autorità personale. Attuò numerose riforme [...] furono i suoi interventi nelle altre grosse e piccole questioni agitate in Italia dallo stato di guerra in Europa. Rafforzò armamenti, fortificazioni, arsenali, ma non curò l'erario, che rimase seriamente compromesso, a opera altresì dei componenti ...
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Movimento radicale in seno alla Riforma, che prende nome dall’uso di ribattezzare gli adepti. Gli a. infatti ritenevano il battesimo non un sacramento, ma il frutto dell’attività morale e del libero arbitrio [...] negli Stati Uniti (1874). I gruppi radicali della Renania, detti melchioriti (➔) da Melchior Hofmann, si diffusero anche nell’Europa settentrionale (Kiel, Lubecca, Svezia, Livonia) e nei Paesi Bassi; dopo la condanna imperiale e l’imprigionamento di ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] , in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europa centrale e poi occidentale, in Asia Minore e in India. ...
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Prelato (Nigoline, Iseo, 1831 - ivi 1914); sacerdote (1855), insegnò teologia a Brescia, fu poi prevosto a Lovere (1866) e vescovo di Cremona (1871; preconizzato, 1867). Dopo l'unità d'Italia, espresse [...] fondare (1900), d'accordo col governo italiano, l'Opera B. per fornire assistenza religiosa e sociale agli emigranti italiani in Europa. I buoni rapporti che B. intrattenne con Margherita di Savoia, A. Fogazzaro, ecc. resero popolare la sua figura di ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...