MAGNI, Giulio
Raffaella Catini
Nacque a Roma il 7 nov. 1859 da Basilio e da Margherita Targhini, nipote di Giuseppe Valadier.
Il padre Basilio, letterato, storico dell'arte e giurista, nacque a Velletri [...] di stampo francese che conobbero grande fortuna in gran parte dell'Europa del periodo (Giannantonio).
L'approccio del M. alla realtà una "casa di case" costituita da "tre organismi che trovano unità per semplici accostamenti" (Artibani, p. 58).
Il M. ...
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BARILLI, Bruno
Arnaldo Bocelli
Nacque a Fano (Pesaro) il 14 dic. 1880, da Cecrope, noto pittore, e da Anna Adanti, ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Parma, città d'origine e residenza della [...] (illustrato), e, nel secondo dopoguerra, Risorgimento Liberale, L'Unità, ecc.: alternando ad articoli di carattere musicale scritti e (da Parigi, 1926-27; da Londra, 1931; dal Nord d'Europa, 1931; dall'Africa, 1931-32; dall'Austria e dai Balcani, ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] né per l'Europa (sia l'Europa "protestante" di Shakespeare, di Rembrandt e di Spinoza, sia l'Europa "cattolica" di i settecentisti dell'ancien régime e i risorgimentisti ottocenteschi dell'unità, sebbene dedicasse attentissime cure all'opera di L. di ...
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CANNIZZARO, Tommaso
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 17 ag. 1838 da Francesco, discendente da aristocrazia spagnola, già senatore della città e carbonaro del '20, e da Domenica Arena. Compì [...] ritirata, fu largamente noto ai dotti e letterati di tanta parte dell'Europa. In casa di V. Hugo, che egli raggiunse nell'esilio di come riflesso del cosmo, inteso schellinghianamente come unità indifferenziata di materia e spirito, secondo un ...
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BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] varcava i confini d'Italia, visitando buona parte d'Europa (1837); ritornato da Londra, si stabilì definitivamente a Portici romantici", che realizzano, a suo giudizio, quell'unità di filosofia e filologia vagheggiata dal Vico: seguono interessanti ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] Scopo della storia è l'utilità che viene dall'esempio unita al piacere della lettura stessa.
Alla lettera De pingendis Library di Oxford). Il G. aveva tradotto tutta la parte dedicata all'Europa (libri I-X) e prima di riprendere il lavoro si mise ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] oscure (è attestata, pur se sospetta in quanto unita alla proibita Lucerna, un'edizione veneziana del 1628, della implicazioni del romanzo libertino nel Seicento italiano, in Il libertinismo in Europa, a cura di S. Bertelli, Milano-Napoli 1980, pp. ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] , scritta nel 1697 per il viaggio di Pietro il Grande in Europa e a lui dedicata, si articola in più parti: la prima , la tutela dei singoli e dei loro beni; è tenuta unita dalle leggi, al cui mantenimento devono contribuire tutti gli individui. ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] confronto religioso e per le sorti dell'equilibrio politico in Europa. Nel gennaio 1563 tentò ad Innsbruck di scongiurare la l'intesa austro-polacca, l'intero complesso asburgico avrebbe unito le sue forze con quelle spagnole, veneziane e pontificie ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] culturale con cui il Sud entrava nell'Italia unita a testa alta, al passo della modernità positivista di L. Boschian, Masuccio Salernitano e la sua interpretazione in Russia, in Europa orientale, XVI [1936], pp. 371-379); M. Fiore, Del luogo ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
controdazio (contro-dazio) s. m. (usato spec. al pl.) Dazio che colpisce, come strumento di ritorsione simmetrica, le esportazioni delle manifatture di un altro Stato. ◆ Certo, l’amministrazione Usa non sembra avere un gran margine di manovra....