Teologo, mistico, filosofo e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell'anno 1091 al-Gh. insegnò alla madrasa Niẓāmiyya, dove divenne uno dei personaggi più eminenti. Nel 1095, in seguito [...] filosofi"), in cui espose le teorie di al-Farābī e di Ibn Sīnā (Avicenna), opera che fu molto apprezzata in Spagna e in Europa nei secc. 12º e 13º. A questa seguì Tahāfut al-falāsifa ("L'incoerenza dei filosofi"), terminata nel 1095, in cui al-Gh. si ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] a cura di E. Guccione, Firenze 1991, pp. 102-103.
8 G. Ventura, Della disposizione attuale degli Spiriti in Europa rispetto alla Religione e della necessità di propagare i buoni principj per mezzo della stampa, con appendice, «Giornale ecclesiastico ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] l'autore registrò notizie e osservazioni che abbracciano l'intero scibile; quest'opera conservò la sua popolarità nell'Occidente d'Europa per ben 1.500 anni (la prima edizione a stampa risale al 1469), grazie all'unione di intrattenimento, erudizione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ordini religiosi e scienza
Federica Favino
Lo studio della scienza negli ordini religiosi in età moderna è stato a lungo trascurato. La storiografia di matrice illuminista e positivista, che ha contribuito [...] piste di ricerca, pp. 25-47).
«Cheiron», 2005, 43-44, nr. monografico: Religione, conflittualità e cultura. Il clero regolare nell’Europa di Antico regime, a cura di M.C. Giannini (in partic. F. Favino, Scienza ed erudizione nei collegi degli ordini ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] consumo
Nei paesi a economia di mercato, il consumo pro capite di carne è proporzionale al reddito. Del resto, in Europa, il privilegio di mangiare abbondantemente si è sempre accompagnato al privilegio di mangiare carne (talora anche con eccessi che ...
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FIDENZIO da Padova
Fabio Simonelli
Nato a Padova nella prima metà del sec. XIII, entrò per tempo nell'Ordine dei frati minori e nel 1266 era già vicario provinciale in Terrasanta. Nel maggio 1268, quando [...] l'évolution de l'Ordre des frères mineurs au XIII siècle, Paris-Gembloux 1928, pp. 657 ss.; G. Soranzo, Il Papato, l'Europa cristiana e i barbari, Milano 1930, pp. 20, 225 s., 270, 290; O. Van der Vat, Die Anfänge der Franziskanermissionen und ihre ...
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CAGLIERO, Giovanni
Pietro Stella
Nacque a Castelnuovo d'Asti l'11 genn. 1838 da Pietro e Teresa Musso. Rimasto presto orfano di padre, il 3 nov. 1851 venne accolto da don Giovanni Bosco a Torino nel [...] . 1884), il C. e i salesiani poterono poggiare sulla simpatia dello stesso presidente Julio Roca. Dopo un intermezzo in Europa (dicembre 1987-gennaio 1889) provocato dalla morte di don Bosco (31 genn. 1888) e dal necessario assestamento dei salesiani ...
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BOSCHI, Giorgio Andrea
Giorgio Sàntha
Nato a Farigliano (Cuneo) il 24 febbr. 1664, entrò nel 1680 nel noviziato degli scolopi a Genova, prendendo il nome di Andrea di S. Sebastiano, e già nel 1687, [...] con prudenza ed equilibrio, contribuì non poco al progresso dell'Ordine e alla sua espansione in Spagna e nell'Europa centrale. Aumentò il numero delle case di formazione e dei professori, procurando anche i necessari mezzi finanziari, sostenendo la ...
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ALFIERI, Enrico
Giovanni Odoardi
Nacque ad Asti, di nobile famiglia, verso il 1315. Entrato nell'Ordine francescano, divenne ministro della provincia di Genova. Nel 1387, in seguito alla morte del generale [...] 'Ordine o conventuali, la nascente riforma osservante, facilitandone la diffusione in Italia, Francia, Spagna e altre nazioni d'Europa, e nominando fra' Paoluccio Trinci, che l'aveva iniziata nel 1368, suo commissario per i primi conventi osservanti ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] diffusione del luteranesimo e del calvinismo fu rapida in Europa: la Chiesa luterana si affermò soprattutto in Germania aderì nel 1532 alla Riforma. La R. protestante dall’Europa passò nei domini extraeuropei, soprattutto nell’America del Nord.
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...