FLAVIANO di Costantinopoli, Santo
Mario Niccoli
Prete del patriarca di Costantinopoli, Proclo, morto questo, gli successe nel patriarcato (luglio 446) e subito si pose in urto con Crisafio, eunuco di [...] , coll. 723-32 e 743-51) e una a Teodosio (Patrol. Graeca, LXV, coll. 889-92).
Bibl.: Oltre quella sotto calcedonia; duoscuro; eutiche; efeso; v.: Acta Sanct., Febbraio, III, Anversa 1658, pp. 71-79; J. Hefele e H. Leclerq, Hist. des conciles, ii, i ...
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In generale, le varie dottrine teologiche che negano la duplice natura, divina e umana, del Cristo. Si ebbero numerose varietà di m., che si distinguevano essenzialmente in base al significato teologico [...] rapporto tra natura umana e natura divina in Cristo confondendo l’una e l’altra nel modo più completo, come i seguaci di Eutiche, che oscillavano tra la posizione di coloro per i quali l’umanità di Cristo era assorbita dalla sua divinità e quella per ...
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Calcedonia, Concilio di
Il quarto concilio ecumenico, che inaugurò l’epoca degli scismi fra le diverse Chiese ed ebbe luogo (451 d.C.) nell’antica città della Bitinia (od. Kadıköy, quartiere di Istanbul) [...] sulla costa asiatica del Bosforo, fondata da Megara nel 7° sec. a.C. I personaggi principali furono: Eutiche, archimandrita di un monastero di Costantinopoli, che professava una cristologia di tipo monofisita; Leone, vescovo di Roma, e Domno, vescovo ...
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Incisore di gemme dell'età augustea; forse nativo di Ege (Aἰγαί) in Cilicia. Autore d'un sigillo con ritratto di Augusto; gli si sono attribuite altre gemme e alcuni cammei. È un raffinato imitatore dell'arte [...] classica, di gusto aulico neo-attico. Continuarono la sua arte i figli Eutiche, Erofilo e Illo. ...
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PRISCIANO di Cesarea
Fausto GHISALBERTI
Grammatico latino della fine del sec. V, nato a Cesarea nella Mauritania. Poco sappiamo della sua vita. Frequentò la scuola di Teoctisto, e insegnò lingua latina [...] a Bisanzio al tempo dell'imperatore Anastasio (491-518). Suoi allievi furono il grammatico Eutiche e quel Teodoro che nel 526 ne trascrisse l'opera maggiore. Ebbe anche rapporti con alti personaggi di Roma, come Aurelio Simmaco e il console e ...
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ILARO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Nacque in Sardegna, da Crispino, in data sconosciuta; sono oscure anche le circostanze in cui si trasferì a Roma, ma alla vigilia del secondo concilio di Efeso [...] di Costantinopoli (22 novembre 448). Anziano monaco, onorato e rispettato dal popolo per il suo rigore morale e ascetico, Eutiche era tenuto in gran conto anche alla corte imperiale, in quanto padrino e padre spirituale di Crisafio, consigliere del ...
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Vescovo (e patrono) di Como (m. 468 circa), forse nativo di Tessalonica; inviato dal papa s. Leone Magno a Costantinopoli, partecipò a un concilio (450) e ottenne che il patriarca Anatolio firmasse il [...] Tomus ad Flavianum di Leone; nel 451, in un concilio di Milano, firmò, anche per il vescovo di Coira, un'altra condanna papale di Nestorio ed Eutiche. Festa, 2 aprile. ...
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Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] la sua produzione letteraria, sono strettamente legati al commento di grammatici della tarda antichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e di scrittori latini (Giovenale, Prudenzio, Sedulio e Disticha Catonis). Di notevole importanza il suo commento ...
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(gr. Καλχηδών e Χαλκηδών) Antica città della Bitinia sulla costa asiatica del Bosforo. Fondata da Megara nel 7° sec. a.C., passò sotto il dominio persiano, fece parte nel 5° sec. della lega ateniese, cadde [...] ).
Concilio di C. Il 4° concilio ecumenico, convocato dall’imperatore Marciano, nel 451. Condannò la cristologia monofisita di Eutiche e definì, come dogma di fede, che Gesù Cristo, nella sua unica persona divina, possiede due nature, quella divina ...
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1. Patriarca di Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] al papa s. Leone Magno, che gl'indirizzò il famoso Tomus ad Flavianum, in cui è affermata, contro l'eresia di Eutiche, la duplicità di natura del Cristo, tesi ribadita nel concilio di Calcedonia (451), che riabilitò F. e lo proclamò martire; festa ...
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eutichiano
agg. e s. m. – 1. agg. Del teologo e monaco Eutiche (v. eutichianesimo), condannato come eretico dal Concilio di Calcedonia, e della sua dottrina. 2. s. m. Seguace della dottrina monofisita di Eutiche.
eutichianesimo
eutichianéṡimo (o eutichianismo) s. m. [der. di eutichiano]. – La dottrina cristologica di Eutiche, teologo e monaco bizantino (vissuto tra la fine del sec. 4° e la metà del sec. 5° d. C.), di chiara tendenza monofisita, che...