(gr. Καλχηδών e Χαλκηδών) Antica città della Bitinia sulla costa asiatica del Bosforo. Fondata da Megara nel 7° sec. a.C., passò sotto il dominio persiano, fece parte nel 5° sec. della lega ateniese, cadde di nuovo sotto i Persiani nel 387. Ebbe una parte importante nelle lotte tra i regni ellenistici, poi fu collegata con i Romani nel 2° sec.; nel 73 fu posta sotto assedio da Mitridate VI del Ponto. Durante il Basso Impero fu devastata dai Goti (258), distrutta da Valente (365), incendiata dai Persiani (528).
Concilio di C. Il 4° concilio ecumenico, convocato dall’imperatore Marciano, nel 451. Condannò la cristologia monofisita di Eutiche e definì, come dogma di fede, che Gesù Cristo, nella sua unica persona divina, possiede due nature, quella divina e quella umana, così che è l’Unigenito di Dio in due nature. Papa Leone concesse l’approvazione solo nel 453, a causa del canone 28, per il quale si conferivano alla sede di Costantinopoli diritti superiori a quelli degli altri patriarcati, equiparandola a Roma e ponendo congiuntamente la questione del primato.