Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] arabi e la stratificazione degli arabismi nel Medio Evo, «Bollettino dell’Atlante linguistico mediterraneo» 8-9 Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Chieti, Istituto di filologia moderna, a cura di A. Andreoli, Genova, Marietti, pp. 55- ...
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CAVALIERI, Emilio de’
Warren Kirkendale
Nacque a Roma tra il 1545 e il 1553, figlio di Tommaso e di Lavinia della Valle; apparteneva alla famiglia Orsini Cavalieri fondata da Mario, figlio di Gabriele [...] quando diceva che il C. non componeva in stile recitativo moderno, cioè nello stile dell’epoca del Doni (c. 1640 1923), 8, pp. 128-33; C. Huelsen, Le chiese di Roma nel Medio Evo, Firenze 1927, pp. 402 s.; R. Haas, Die Musik des Barocks, Potsdam 1928 ...
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GRAZIANO
Diego Quaglioni
Poche personalità nella storia del pensiero e dell'esperienza giuridica dell'età intermedia sono così avvolte dall'oscurità, e al tempo stesso così presenti alla tradizione, [...] ecclésiastique, XLVIII (1953), pp. 211-223; F. Calasso, Medio Evo del diritto, I, Le fonti, Milano 1954, pp. 391-398; 117, 203-210; D. Quaglioni, I concili del Medioevo e dell'età moderna, in R. Aubert - G. Fedalto - D. Quaglioni, Storia dei concili ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] ibid. 1926), una terza raccolta di saggi (Poeti e poesie del Medio evo e del Rinascimento, Modena 1922) e una di note erudite (Spunti, trattò dapprima di un Dizionario di marina medievale e moderno, giunto a pubblicazione nel 1937 a Roma, che doveva ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] XLII (1974), pp. 82, 86; e da ultimo soprattutto G. Alessi Palazzolo, Prova legale e pena. La crisi del sistema tra evo medio e moderno, Napoli 1979, pp. 99-109. Di recente ha illustrato in maniera estesa le dottrine del C. G. P. Massetto, La prassi ...
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GIARRIZZO, Giuseppe
Girolamo Imbruglia
Nacque a Riposto, in provincia di Catania, l’8 novembre 1927, da Giuseppe, comandante di mare, e da Carmela Buda. Ebbe una sorella, Maria. La sua fu una famiglia [...] e la cultura europea del Settecento, Napoli 1954; Alle origini della medievistica moderna (Vico, Giannone, Muratori), in Bollettino dell’Istituto storico Italiano per il Medio Evo e Archivio Muratoriano, I (1962), pp. 1-43; David Hume politico e ...
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CIVATE
A. Guiglia Guidobaldi
(Clavades, Clavate, Clivate nei docc. medievali)
Comune della Lombardia (prov. Lecco), situato alle falde del monte Cornizzolo (l'antico Pedale) e prospiciente il piccolo [...] , il più maturo e nel contempo il più moderno, che, all'interno di una costruzione spaziale sapiente 1984, pp. 205-212, 225-233; C. Marcora, Civate monastica nel Medio Evo e nel Rinascimento, in G. Bognetti, C. Marcora, L'abbazia benedettina di Civate ...
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BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] "Politica", inedita, presso la Biblioteca della Società napoletana di storia patria) "il germe del sistema moderno, più che le libertà del Medio Evo", e nel Vico (Analisi della "Scienza nuova", ibid.) "il precursore degli avvenimenti attuali", quasi ...
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Foscolo, Ugo
Mario Scotti
Il F. attese allo studio sistematico e all'interpretazione di D. negli anni della sua vita inglese (1816-1827); ma il nome di D. compare nelle sue opere di poesia e di critica [...] due ideali che affascinavano del pari la mente del poeta moderno.
La contrapposizione aveva già attirato il suo pensiero e e scende nel sepolcro " come gli ultimi eroi del medio evo "; il Petrarca vive tra coloro che preparano l'ingloriosa servitù ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] G. Castellani, s.v. Moneta. La moneta nel Medioevo e nell'età moderna, in EI, XXIII, 1934, pp. 639-653; J. Lafaurie, Les , La monetazione nell'Italia normanna (Istituto storico italiano per il Medio Evo. Nuovi studi storici, 28), Roma 1995.L. Travaini ...
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evo
èvo s. m. [dal lat. aevum, che è dal gr. αἰών]. – Età, tempo: negli e. remoti. Più com., lungo spazio di tempo, spec. con riferimento ai tre grandi periodi in cui si suol dividere la storia dell’umanità: e. antico, e. medio o di mezzo...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...