Le origini dell'uomo e l'evoluzione dei primi ominidi
Donald C. Johanson
(Institute of Human Origins and Department of Anthropology Arizona State University Tempe, Arizona, USA)
Sebbene le forme mioceniche [...] antica tra le testimonianze sinora note della postura eretta dell'uomo e della sua locomozione.
Recenti scoperte di ominidi arricchirà le nostre conoscenze su un periodo assai remoto dell' evoluzione umana. La zona del medio corso del fiume Auasc ...
Leggi Tutto
Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] di utensili in pietra relativamente più avanzati. L'evoluzionedelle industrie litiche e l'uso controllato del fuoco, di quelli migratori. Sono state così introdotte le mappe sintetiche (v. uomo: Razze umane, in App. V), carte geografiche in grado ...
Leggi Tutto
Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] lo studio degli ultimi due milioni di anni della storia evolutiva dell 'uomo rimane una delle branche più controverse della biologia. Almeno quattro fattori contribuiscono alle numerose discussioni sull'evoluzione del genere Homo. Primo fra tutti, e ...
Leggi Tutto
Evoluzione, coevoluzione e biodiversità
Anselm Kratochwil
(Fachgebiet Ökologie, FB Biologie/Chemie Universität Osnabrück, Osnabrück, Germania)
Angelica Schwabe
(Institut für Botanik / Abt. Geobotanik [...] interno e verrà evidenziato come lo preservazione della biodiversità sia un prerequisito essenziale per lo sopravvivenza dell'uomo sulla Terra.
Principi fondamentali
La teoria dell'evoluzione biologica ha influenzato in modo radicale e duraturo ...
Leggi Tutto
Evoluzione e filogenesi
Alessandro Minelli
Tra la biologia evoluzionistica e la sistematica biologica c'è stato, fin dai tempi di Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) e di Charles Darwin (1809-1882), uno [...] una farfalla 'valgono' né più né meno dell'uomo. Ciò non significa che le ovvie differenze delle popolazioni, e la biologia dello sviluppo. Determinante, da questo punto di vista, è stata l'evoluzionedella moderna genetica molecolare dello ...
Leggi Tutto
Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] popolazione aumenta solo del 2,4% per secolo.
Questo incremento fornisce la misura della straordinaria evoluzione culturale dell'uomo. Le ragioni di tale evoluzione non sono difficili da capire, e sono direttamente legate alla nascita di nuovi mezzi ...
Leggi Tutto
Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] la linea maschile, e ciò inficerebbe in parte le evidenze e le deduzioni basate sull'evoluzione molecolare.
Recentemente, l'ipotesi di una origine africana dell'uomo moderno - ipotesi basata sul ritrovamento in Africa e in Oriente di crani con ...
Leggi Tutto
Evoluzione biologica: quadro generale
Saverio Forestiero
Definibile come l'insieme dei cambiamenti che si realizzano lungo le linee di discendenza degli esseri viventi, l'evoluzione biologica presenta [...] : nel 1813 William Ch. Wells, un medico, parla di meccanismi capaci di produrre evoluzionedell'adattamento al clima nell'uomo; nel 1831 Patrick Matthew, orticultore, si riferisce esplicitamente alla 'selezione' dei più adatti; negli stessi anni ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] si può affermare che i v. sono in una continua evoluzione genetica che tende a un sempre migliore adattamento al proprio ospite . Le infezioni respiratorie rappresentano le più frequenti affezioni dell’Uomo; sono causate da almeno 200 tipi di v. ...
Leggi Tutto
Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali.
Ecologia
Generalità e classificazioni
L’espressione i. ambientale [...] riferimento soltanto a i. prodotti dalle attività dell’uomo.
I. causato dalle attività umane
L’uomo, per lottare contro la fame e le come indicatori della qualità dell’aria e la loro evoluzione temporale consente di valutare sia gli impatti dell’i. ...
Leggi Tutto
triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...