Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] loro volta attingevano alle note di diario (Journals, 10 voll., 1909-14), preziosissima fonte per chi voglia seguire l'evoluzione del suo pensiero. E. infatti non costruì un vero e proprio sistema filosofico; piuttosto seppe avvertire ed esprimere le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] . Infatti il contesto sociale, culturale e politico del nostro Paese ha frenato, e talvolta ostacolato, la nascita e l’evoluzione della disciplina della mente, normale e patologica. Da una parte, vi sono ragioni di carattere storico più generale (il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Salvioli
Ferdinando Mazzarella
La figura di Giuseppe Salvioli presenta motivi talmente complessi da non potersi pensare a una soddisfacente definizione di sintesi, bensì, semmai, a una chiave [...] storico-evolutiva, considerando il diritto non
l’invenzione arbitraria di uno o più individui [ma] il frutto dell’evoluzione di concetti, usi e consuetudini preesistenti, il prodotto degli sforzi e delle esperienze dei legislatori e dei giureconsulti ...
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GAUDENZI, Augusto
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Nacque a Bologna il 17 maggio 1858 da Agostino e da Cornelia Pelloncini. A Roma, dove la famiglia si trasferì nel 1875 al seguito del padre, nominato capo sezione al ministero delle [...] , accogliendo le indicazioni della scuola storica, vedeva di conseguenza il diritto come prodotto della società e legava all'evoluzione di questa lo sviluppo di quello, dall'altro si apriva alle suggestioni del positivismo giuridico e sollecitava un ...
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CANTANI, Arnaldo
GG. Barbensi-*
Nacque il 15 febbraio del 1837 a Hainsbach (od. Lipova), al confine tra la Sassonia e la Boemia, da Vincenzo, medico oriundo italiano, e da Adelina Jaroschkowa. Terminati [...] 26 genn. 1889 fu nominato senatore.
L'opera del C. come insegnante e come clinico fu di grande importanza per l'evoluzione del pensiero medico in Italia nella seconda metà del sec. XIX, e rappresentò un valido contributo al rinnovamento degli studi ...
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DE AMICIS, Tommaso
Giuseppe Armocida
Nacque in Alfedena (L'Aquila) il 18 ott. 1838, da Giuseppe ed Elena Di Loreto, primo di numerosi fratelli, tra i quali si distinse Mansueto che fu deputato e senatore. [...] ministeriale nel 1872.
Le discipline dermatologiche e sifilografiche erano in quegli anni in una fase di ampia e rapida evoluzione. Per estendere e perfezionare le sue conoscenze specialistiche il D., frequentò le cliniche di Parigi, di Berlino e ...
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CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] appare chiaro da una straordinaria operosità e versatilità di animatore di cultura e di poligrafo. Così, se L'evoluzione del romanzo naturalista francese (Milano 1896) chiude i conti con una stagione della cultura letteraria europea senza uscire ...
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ALECCE, Pasquale
Nicola De Ianni
Nacque a Motta San Giovanni (Reggio Calabria) il 21 apr. 1887 da Antonio e Francesca Squillaci. Conseguita giovanissimo la laurea in farmacia presso l'università di [...] , e delle bronchiti, prima dell'uso di antibiotici, malattie che egli guariva con elaborate sostanze sedative.
L'evoluzione della chimica aprì alla farmacia la strada della fabbricazione dei prodotti sintetici. Nacquero i primi antipiretici, il cui ...
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ALBERTINELLI, Mariotto
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nacque a Firenze il 13 ott. 1474 da Biagio di Bindo Battiloro e da Vittoria di Biagio Rosani. Il Vasari, confermato in ogni punto da successive [...] perduti. Nel 1494, banditi i Medici da Firenze, tornò alla bottega con Baccio, che tanto doveva influire sulla sua evoluzione artistica. È discussa la sua collaborazione all'Annunciazione del duomo di Volterra, datata 1497; a questo suo primo periodo ...
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Cimabue
Manuela Gianandrea
Un grande pittore conosciuto come il maestro di Giotto
Cimabue, soprannome di Cenni di Pepo, rinnova nel Duecento la sua pittura a contatto con le novità dell'ambiente artistico [...] che nel 1272 si trova a Roma e nel 1302 a Pisa, per lavorare al mosaico nell'abside del duomo.
L'evoluzione artistica di Cimabue si può ricostruire attraverso uno dei soggetti preferiti della sua pittura: il crocifisso dipinto su tavola di legno ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...