Concezione biologica secondo la quale le specie animali e vegetali sono immutabili e quindi non suscettibili di evolvere attraverso le generazioni ( fissità della specie); si contrappone al trasformismo [...] botanica (1751). In seguito (1767) Linneo ammise la possibilità dell’emergere di specie nuove per ibridazione. Il f. fu abbandonato dopo la pubblicazione di On the origin of species (1859) di Darwin e l’affermarsi della teoria dell’evoluzione. ...
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Arteria
Gabriella Argentin
Red.
Con il termine arterie vengono indicati condotti membranosi ampiamente ramificati, atti a convogliare il flusso sanguigno in senso centrifugo, vale a dire dal cuore [...] tessuti più interni e profondi dell'organismo. Tale sviluppo non è avvenuto in un'unica tappa. Infatti, nel corso dell'evoluzione sono comparsi due tipi di apparato circolatorio: un tipo aperto e uno chiuso. Nel primo, caratteristico di insetti, di ...
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Biologia
I. batterico In batteriologia, tecnica per l’allestimento di colture pure, formate cioè da un solo tipo di batterio, utilizzando i cosiddetti terreni elettivi. I. biologico (o riproduttivo) La [...] , e che possono accoppiarsi con femmine fertili impedendo loro, se monogame, di avere discendenza. L’origine e l’evoluzione dei meccanismi pre-copula, che permettono in genere un i. molto efficiente, annullando o riducendo moltissimo il numero di ...
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In biologia, l’accrescimento relativo di un organo o di una parte di un organismo rispetto a tutto il corpo. Indicando con y la dimensione (o il peso) dell’organo, con x quella del corpo, con a e b delle [...] , o eteroauxesi. Quando organismi appartenenti a specie diverse hanno organi corrispondenti di dimensioni relative diverse per un differente accrescimento relativo avvenuto nel corso dell’evoluzione, si parla di allomorfosi o a. evolutiva. ...
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MESTRUAZIONE (XXIII, p. 16)
Espedito MORACCI
Le ricerche recenti hanno modificato alquanto i concetti sulla fisiologia della mestruazione. Il ciclo funzionale della mucosa uterina comprende la fase del [...] di spessore della mucosa uterina per azione dell'ormone follicolare; la fase secretiva corrisponde al periodo di formazione ed evoluzione del corpo luteo (dopo la deiscenza del follicolo) e all'aumento della secrezione delle ghiandole dell'endometrio ...
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BUZZATI TRAVERSO, Adriano
Bernardino Fantini
Nacque a Milano il 6 apr. 1913, in una famiglia di origini bellunesi, da Giulio Cesare e da Alba Mantovani, fratello dello scrittore Dino e nipote di D. [...] dal B. al IX congresso internazionale di genetica, tenutosi nel 1954. I lavori sul ruolo dei tassi di mutazione nell'evoluzione suggerirono l'idea che l'effetto della mutazione casuale in un organismo omozigote aumenti la capacità di adattamento e ...
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Carattere neotenico
Saverio Forestiero
Tratto dell’organismo determinato dal rallentamento della velocità di sviluppo ontogenetico del discendente rispetto a quella dell’antenato. Il termine neotenia, [...] adulto (cioè sessualmente maturo) mantenendo tratti somatici larvali come la respirazione attraverso le branchie. Da un punto di vista generale, la neotenia rappresenta un caso particolare di cambiamento eterocronico.
→ Evoluzione genetica dell’uomo ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] costante sequenza di aspetti morfologici, alla cui base vi è un processo che è rimasto fondamentalmente conservato, attraverso l'evoluzione, dai nematodi fino all'uomo. Il termine apoptosi, derivato dalla parola greca che indica distacco, caduta (in ...
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HALDANE, John Scott (XVIII, p. 325)
Giuseppe Montalenti
Fisiologo inglese, morto il 14 marzo 1936. Il figlio Iohn Burdon Sanderson, nato a Oxford il 5 novembre 1892, professore di genetica (1932) poi [...] (in Proc. Cambridge Phil. Soc., 23-28, 1924-32) i cui risultati sono di fondamentale importanza per la moderna teoria dell'evoluzione. Scoperse i primi casi di associazione dei geni nei vertebrati e nell'uomo; fece la prima stima (con L. S. Penrose ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] essere trovata nelle teorie di Gregor Mendel (1822-1884) e si posero le basi per la ripresa della teoria dell'evoluzione nella forma detta 'sintetica', in quanto si basava su una sintesi fra mendelismo e darwinismo. Un contributo decisivo in questa ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...