Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] ), mentre i Greci si servono di un alfabeto.
La scrittura mesopotamica e quella egizia, pur avendo subìto un'evoluzione che ne ha accresciuto l'aspetto fonetico, sono sempre rimaste in larga misura ideografiche e lontane dal fonetismo totale ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] programma di ricerca ben definito, anche se nessuno poteva allora immaginare le difficoltà che avrebbe comportato.
L'evoluzione dell'algebra da un approccio sostanzialmente orientato alla soluzione di problemi a uno più simbolico e astratto comportò ...
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dinamica
dinàmica [Der. del gr. dy´namis "potenza"] [MCC] Studio dei movimenti di un sistema in relazione alle cause che li determinano, e i movimenti stessi: v. dinamica. ◆ [FML] D. computazionale dei [...] il metodo di Eulero al primo ordine (che non definisce una trasformazione canonica). ◆ [MCS] D. di tipo ergodico: legge di evoluzione del sistema tale per cui esso visita nel corso del tempo tutte le cellette in cui si suppone suddiviso lo spazio ...
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Hilbert, David
Hilbert ⟨hìlbërt⟩ David [STF] (Königsberg 1862 - Gottinga 1943) Prof. di matematica nell'univ. di Gottinga (1895); socio straniero dei Lincei (1903). ◆ Azione di H.-Einstein: v. gravità [...] pari al cammino libero medio di una molecola con velocità media v sia molto piccolo rispetto al tempo necessario all’evoluzione idrodinamica t, e il rapporto (tlcm/t)k viene identificato con l’ordine di grandezza del termine fk dello sviluppo ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] di m. azione: uno dei principi variazionali della meccanica analitica, secondo il quale, per un sistema dinamico in evoluzione, la traiettoria naturale che esso percorre nello spazio delle coordinate è tale da rendere m. l'azione del sistema ...
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Matematica
Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato.
Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto [...] di solito i due termini sono usati in senso antitetico, indicando la m. il sistema che si formò e conobbe una complessa evoluzione nel Medioevo e nel Rinascimento prima di cedere il posto nel 17° sec. al sistema tonale. Alla m. si sono ispirati nel ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] e invoca il detto di Eraclito "anche qui sono gli Dei".
Del resto è un portato dei tempi e dell'evoluzione scientifica raggiunta nel sec. IV a. C., che le scienze particolari tendano ad assumere fisionomia distinta e a staccarsi dalla filosofia ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Dalla Geometrie al calcolo: il problema delle tangenti...
Enrico Giusti
Dalla Géométrie al calcolo: il problema delle tangenti e le origini del [...] idee di Fermat.
In realtà, più che di metodo si dovrebbe parlare di metodi, o quanto meno di un'evoluzione delle tecniche di Fermat. Un'evoluzione d'altra parte tutta da ricostruire, dato che le idee di Fermat furono poste su carta solo molto tempo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] sfide formali e matematiche che essa si trova ad affrontare – perché si possa capirla riducendola, come Duhem, all’evoluzione della fisica dei calculatores del 14° secolo. Ma nemmeno la nuova visione galileiana può essere spiegata nei soli termini ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] , come diceva Rudolf Virchow, costituiscono "grandi segnali di avvertimento, dai quali il vero uomo di Stato può capire che l'evoluzione della sua nazione è stata disturbata, fino a un punto che neppure la politica più miope può ignorarlo".5. Stimolo ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...