BRUNELLI, Gustavo
Maurizia Cappelletti Alippi
Nacque a Roma il 18 giugno 1881 da Enrico e da Antonietta Favilli-Bacci; si laureò in scienze naturali a Roma con una tesi che aveva preparato, sotto la [...] biologica del lago Tana e di quelli della Fossa Galla. Il B. si occupò anche della teoria dell'evoluzione e dell'evoluzionismo, prima nella memoria Sull'evoluzione e la biologia generale come scienzaautonoma (Roma 1911), e dopo in un ampio lavoro su ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] a caso è stato avvicinato all'Indistinto di Ardigò".
Questa fusione di elementi hegeliani con elementi tratti dall'evoluzionismo è chiaramente leggibile nello studio L'essere evolutivo finale, come tentamento di una nuova concezione ed orientazione ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] vari gruppi protestanti. Si impegnarono soprattutto nel campo dell’insegnamento nella scuola pubblica, combattendo le teorie dell’evoluzionismo, in cui vedevano la negazione della dottrina biblica della creazione dell’uomo a immagine e somiglianza di ...
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Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] , per es.) non possono essere colti dall'indagine sperimentale e W. ne tratterà, in un'ottica di evoluzionismo sociale e culturale, nella sua Völkerpsychologie, dove prenderà altresì in considerazione lingua, mito, costumi, ecc., sintetizzando i ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] e determinata particolarmente dalla storia culturale del 19° sec.; tra i presupposti della t. si ritrovano, infatti, l’evoluzionismo, l’umanitarismo e, sul piano dottrinale, il monismo. Secondo la cosmologia teosofica, tutto l’esistente procede dall ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] o l’insuccesso. L’ipotesi della continuità delle forme viventi dal punto di vista cognitivo è alla base dell’evoluzionismo di Popper, che aveva cominciato a riformulare il suo falsificazionismo in termini darwiniani sin dalla metà degli anni Sessanta ...
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Pedagogia
Maria Corda Costa
di Maria Corda Costa
Pedagogia
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Positivismo, herbartismo e pedologia. 4. La reazione al positivismo. 5. Gli apporti della psicologia. 6. [...] . Ferrière tentò di conciliare nella sua idea di educazione, anche se in modo tutt'altro che chiaro, l'evoluzionismo biologico, filtrato attraverso Hall, con la filosofia bergsoniana, dalla quale mutuò soprattutto il concetto di ‛slancio vitale'.
Con ...
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GRUPPI
Ugo Fabietti e Franca Olivetti Manoukian
Antropologia
di Ugo Fabietti
Introduzione
Nella letteratura antropologica il termine 'gruppo' compare all'interno di contesti assai vari, tanto a livello [...] 'Ottocento. Talvolta si trascura il fatto che in alcuni di questi autori, solitamente considerati esponenti dell'evoluzionismo antropologico, emergono problematiche come quella della coesione, della solidarietà e dell'integrazione sociale che sono ...
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FEDOZZI, Prospero
Carlo Bersani
Nato a Matelica (Macerata) il 12 luglio 1872, da Carlo ed Emilia Ranucci, nel 1894 si laureò a Padova, dove prese la libera docenza nel 1896. Fino al 1899 fu nell'amministrazione [...] collettivi (p. 43); numerose tracce di una formazione hegeliana (si vedano ad esempio le pp. 43, 46); l'evoluzionismo come chiave interpretativa analogica per il politico e sociale (si veda ad esempio p. 61); lo scetticismo nei confronti delle ...
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Antropologo ed etnologo britannico (Camberwell 1832 - Oxford 1917). Insieme allo statunitense L. H. Morgan è considerato il fondatore dell'antropologia moderna. Nell'opera Primitive culture (1871), vero [...] the development of institutions (1889) T. inaugurò e fondò teoricamente il metodo comparativo in antropologia. All'interno dell'evoluzionismo sociale, l'opera di T. si caratterizza per la centralità da lui attribuita alla dimensione culturale della ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.