MARABINI, Ezio
Stefano Miccolis
Nacque a Forlì il 29 maggio 1861, da Antenore e Benilde Regnoli, in una famiglia agiata (una annotazione anagrafica del Comune di Roma, risalente al dicembre 1887, quando [...] . Ferri, G. Bergamasco, G. Canepa, A. Zerboglio.
Il socialismo del M. era palesemente intriso di positivismo, e anzi di evoluzionismo spenceriano, come si può arguire dai suoi pur rari interventi, spesso siglati con le iniziali del periodico ("p. e a ...
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BELLARDI, Luigi
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 18 maggio 1818, nipote del botanico Carlo Ludovico Bellardi. Avviato alla carriera della pubblica amministrazione, fu per tre anni presso [...] ambientali, avvenute sulla Terra dal terziario al quaternario. Per tale ragione la sua opera si orientò verso l'evoluzionismo di tipo lamarckiano. Sono tuttora significative le notazioni del B. sulla plasticità e sulla fissità della specie, sul ...
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disegno intelligente
diségno intelligènte locuz. sost. m. – Nota anche come creazionismo evolutivo o creazionismo scientifico, il d. i. è una corrente di pensiero nata negli Stati Uniti, secondo cui [...] viventi inferiori a quelle superiori, in particolare la specie umana (per questo tipo di obiezione al quadro fornito dall’evoluzionismo scientifico, O. Franceschelli, Dio e Darwin. Natura e uomo tra evoluzione e creazione, 2005; La natura dopo Darwin ...
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Lamarck, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet, chevalier de
Naturalista francese (Bazentin-le-Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829). A L. si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, [...] . di esercitare determinati organi con una frequenza e un’intensità diverse dalle precedenti; ne deriva quindi la prima legge dell’evoluzionismo lamarckiano (detta dell’uso e disuso), secondo cui l’uso costante di un organo lo rafforza, mentre il suo ...
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Nel decennio 1949-59 il corso della storia della Chiesa non ha conosciuto alcun sostanziale o radicale mutamento rispetto al precedente. Il tono è dato, soprattutto nei primi anni, dagli orientamenti che [...] sul piano delle scienze empiriche e del progresso delle tecniche moderne; notevole la posizione di fronte all'evoluzionismo, alla fisica atomica, alla "modernizzazione" delle strutture di catechesi e di propaganda.
L'incontro con gli acattolici ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] del conoscere chiuso nell'esperienza con le connesse invincibili violazioni del principio metodologico nel positivismo, nell'evoluzionismo, nel fenomenismo, nel contingentismo, nell'intuizionismo, nel pragmatismo. Ma tanto più vitale e dinamica, dopo ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] è la condizione delle società progressive, nelle quali ai singoli membri è riconosciuta una personalità e quindi un diritto subiettivo. Evoluzionisti furono il Post (1839-1895) e il Fouillé (1838-1912), ma quest'ultimo vide nell'evoluzione storica il ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] il vario all'omogeneo, il più al meno complesso, rivelerà aporie e contraddizioni nella lettura dell'esperienza. Anche l'evoluzionismo, nell'attribuire alla natura una creazione di novità, da Haeckel a Lorenz, sembra incline a distinguersi dal puro ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] umano attualmente viene studiato in prevalenza al livello cellulare, alla luce della biologia molecolare da un lato e dell'evoluzionismo darwiniano dall'altro. Si tratta di un fenomeno rilevante anche per le scienze sociali - oltre che per la ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] cattolico Wilhelm Schmidt, fondatore della famosa scuola antropologica viennese, sostenitore sia del diffusionismo che dell'evoluzionismo, asserì al contrario che il monoteismo era presente già nelle società di cacciatori e raccoglitori più ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.