L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] a ritenere che Darwin avesse semplicemente descritto gli esseri umani come discendenti dalle scimmie: di conseguenza, l'evoluzionismo era da respingere in quanto offensivo per la dignità delle persone. Tuttavia, negli ambienti più raffinati, il ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] integrante della natura, ove le vicende umane sono considerate omogenee a quelle di qualsiasi altro elemento naturale. L’evoluzionismo ottocentesco ha visto nella s. dell’umanità la fase ultima di un processo iniziato con l’evoluzione inorganica e ...
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Filosofo e uomo politico tedesco (Barmen 1820 - Londra 1895). Collaboratore e amico di K. Marx, con cui scrisse Die heilige Familie (1845), Die deutsche Ideologie (post., 1932) e il Manifest der kommunistischen [...] hegeliani con riferimento agli aspetti neocritici del positivismo di Dühring. La parte costruttiva risente largamente e apertamente dell'evoluzionismo di Darwin e di Haeckel, che E. combina con gli schemi della dialettica hegeliana, ai quali vengono ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] nei mesi seguenti sui giornali delle opposte tendenze. La Plebe fudecisamente appoggiata da Il Povero di Palermo, anch'esso evoluzionista e ispirato dal Malon; loro principale avversario fu A. Costa, che polemizzava dalle colonne del Martello di Iesi ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] . Questa impostazione è nettamente prevalente nella concezione ciclica della storia, ma non è affatto esclusiva di questa. L'evoluzionismo ottocentesco, ad esempio, ha visto nella storia dell'umanità la fase ultima di un processo che ha avuto inizio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza della nuova Italia: una difficile modernizzazione
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Negli anni del Risorgimento, l’unificazione politica della penisola parve la via necessaria per assicurare [...] integrazione della scienza moderna in una cornice di ispirazione neotomistica. Se l’opposizione di voci e organi ecclesiastici all’evoluzionismo darwiniano, che ebbe la sua fortuna, in Italia come in altri Paesi, anche in ambito cattolico, si sarebbe ...
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FRATTI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Forlì il 15 maggio 1845 da Luigi e da Domenica Ravajoli. Di famiglia agiata - il padre, ingegnere e progettista con qualche precedente di tipo patriottico, [...] della società italiana. Se ne fece carico il F. che, dopo avere a lungo polemizzato coi radicali, contrapponendo all'evoluzionismo di A. Mario il richiamo alla costituente come sola fonte di legittimazione della sovranità, e dopo avere ancora difeso ...
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Preistoria
Alessandra Manfredini
(XXVIII, p. 185; App. II, ii, p. 604)
Risale alla metà dell'Ottocento la formulazione del termine preistoria, intesa come studio del passato più antico dell'uomo, e [...] rapporti esistenti tra cultura e ambiente. Nella ricerca di 'leggi' o 'processi' introduceva il concetto di evoluzionismo multilineare, un continuo adattamento delle culture all'ambiente, inteso quest'ultimo sia come contesto naturale, sia come ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] mai superare la causa o il sistema di cause, quindi non può aversi altro svolgimento che quello piatto e volgare dell'evoluzionismo" (v. Gramsci, 1975, vol. II, pp. 1402-1403).
Al pari di Lukács, Gramsci investe subito il concetto di scienza: ‟è il ...
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MARABINI, Ezio
Stefano Miccolis
Nacque a Forlì il 29 maggio 1861, da Antenore e Benilde Regnoli, in una famiglia agiata (una annotazione anagrafica del Comune di Roma, risalente al dicembre 1887, quando [...] . Ferri, G. Bergamasco, G. Canepa, A. Zerboglio.
Il socialismo del M. era palesemente intriso di positivismo, e anzi di evoluzionismo spenceriano, come si può arguire dai suoi pur rari interventi, spesso siglati con le iniziali del periodico ("p. e a ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.