BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] e ai metodi del neo-kantismo, l'adesione a taluni motivi propri del positivismo e, più precisamente, dell'evoluzionismo spenceriano, che egli studiò e conobbe non superficialmente.
Nel 1882 uscì, sempre nella Filosofia delle scuole italiane (XIII ...
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MARABINI, Ezio
Stefano Miccolis
Nacque a Forlì il 29 maggio 1861, da Antenore e Benilde Regnoli, in una famiglia agiata (una annotazione anagrafica del Comune di Roma, risalente al dicembre 1887, quando [...] . Ferri, G. Bergamasco, G. Canepa, A. Zerboglio.
Il socialismo del M. era palesemente intriso di positivismo, e anzi di evoluzionismo spenceriano, come si può arguire dai suoi pur rari interventi, spesso siglati con le iniziali del periodico ("p. e a ...
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BELLARDI, Luigi
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 18 maggio 1818, nipote del botanico Carlo Ludovico Bellardi. Avviato alla carriera della pubblica amministrazione, fu per tre anni presso [...] ambientali, avvenute sulla Terra dal terziario al quaternario. Per tale ragione la sua opera si orientò verso l'evoluzionismo di tipo lamarckiano. Sono tuttora significative le notazioni del B. sulla plasticità e sulla fissità della specie, sul ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] il vario all'omogeneo, il più al meno complesso, rivelerà aporie e contraddizioni nella lettura dell'esperienza. Anche l'evoluzionismo, nell'attribuire alla natura una creazione di novità, da Haeckel a Lorenz, sembra incline a distinguersi dal puro ...
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DALBONO, Cesare
Magda Vigilante
Nacque a Roma nel 1812, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Carlo Tito.
Trasferitasi, alcuni anni più tardi, la sua famiglia. a Napoli, dove il padre ricevette [...] , lesse un'ampia Memoria su Dionigi Diderot, da lui considerato come il maggior "precursore" del materialismo e dell'evoluzionismo, che ormai dominavano anche la cultura italiana. "In effetti - nota il Landucci - tutta la "memoria" è condotta sotto ...
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BULGARINI, Giovanni Battista
Gianfranco Radice
Nato a Piancastagnaio (Siena) il 30 dic. 1836 da Antonio e da Maria Guidotti, fece i primi studi sotto la guida del padre e quelli ginnasiali con i sacerdoti [...] ., pp. 423-435; III (1893), pp. 54-70; La bellezza di un'idea, in La Perseveranza, 24 genn. 1893, control'evoluzionismo del Fogazzaro.
Fonti e Bibl.: Necrologi, in La Perseveranza, 26-28 apr.1893;A. Rosmini, Scritti autobiogr. inediti, Roma 1934, p ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] sua iniziale impostazione scientifica. Lo studio dell’origine e della pluralità delle razze umane sembra basarsi su un evoluzionismo abbastanza eclettico, in cui l’apporto dato dal pensiero darwiniano appare un contributo tra gli altri (Frigessi 2003 ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] ), Di una trattazione scientifica della storia letteraria (ibid. 1877). Muovendosi tra Ch. Darwin e H.H. Steinthal, tra evoluzionismo e psicologia dei popoli, confrontandosi in modo non sempre esplicito con il modello desanctisiano, il G., che era ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Ferri
Monica Stronati
Enrico Ferri è il fondatore, con Cesare Lombroso, dell'indirizzo positivista il quale, proponendo l'adozione del metodo positivo sperimentale proprio delle scienze naturali, [...] alle teorie marxiste attraverso una lettura mediata da Achille Loria, suo amico dai tempi del liceo, e dall'evoluzionismo. In particolare, Ferri prospettò un'evoluzione rivolta più al progresso delle generazioni future che alla soluzione della ...
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BOCCARDO, Gerolamo
Anna Benvenuto Vialetto
Nacque a Genova il 16 marzo 1829 da Bartolomeo, avvocato e direttore del demanio, e da Paola Duppelin Meneyrat, figlia di un generale napoleonico; ultimati [...] dei risultati già raggiunti (e considerati come acquisiti), va inquadrata la sua opera. Sotto l'influsso dell'evoluzionismo spenceriano, fu notevolmente inclinato verso gli studi sociologici e, nei suoi lavori, cercò sempre di rendere completa ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.