Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] difficile dire quanto del cospicuo astensionismo (nelle elezioni del 1861 votò il 57,2% dei 418.696 aventi diritto) fosse questo mondo fu la petizione rivolta nel 1862 a Pio IX dall’ex gesuita e teologo della Sapienza, Carlo Passaglia, che raccolse 8. ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] di nuovi Ordini, nella fattispecie per il voto di assoluta povertà, furono però superate, probabilmente 5697; Ottob. lat. 2684, cc. 346-570v (Copia Pasquillorum et aliorum extractorum ex libro Nicholai Franchi); Reg. vat. 1850, cc. 201-02; Vat. lat. ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] con il volere e i piani di Dio, l’emissione di un voto solenne e vincolante davanti a Dio e alla Chiesa – si sviluppa erit sepulcrum eius gloriosum; glorificatur enim sepulcrum Christi quando ex amore et devotione crucem assumunt, ut videant illudent ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] .
Si può discutere su quanto questa fosse una razionalizzazione ex post e anche un po’ artificiale di quanto avvenuto, complicare le cose si aggiunse anche la modifica del sistema di voto: non si votava più col collegio uninominale a doppio turno, ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] consistente di cardinali concentrò sin dal primo scrutinio il voto sul suo nome. Anche altre ragioni concorsero alla scelta dalla città dei Romani; inoltre avrebbe dovuto essere costruita ex novo S. Pietro. L'elemento caratterizzante del progetto ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] composte da un numero sempre più ridotto di ex militari borbonici e crescente di malviventi e contadini buon suddito del re e cittadino del Regno. Ancora privo del diritto di voto, è vero, ma cosciente dell’appartenenza a una sola nazione italiana e ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] si trovavano, ad esempio, in gran parte delle località della ex provincia pontificia: nel consiglio comunale di Narni, in Umbria, si presta a schematismi: se, infatti, l’accesso al voto, anche amministrativo, che la legge subordinava al possesso di ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] italiana il 18 gennaio 1983, nominandone membri l’ex presidente della Corte costituzionale ed esponente del Psdi Paolo bloccò nuovamente con lo scioglimento anticipato delle camere e il voto del giugno successivo.
Gli accordi di Villa Madama
La ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] l’una e l’altra – in cui si tengono le operazioni di voto, che s’incastonano in un più ampio e lungo ciclo di dimostrazioni dei verbali provenienti dalle province che ha luogo nelle ex capitali presso le Corti supreme riunite in seduta pubblica ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] il veto ufficiale della Spagna, che non perdonava all'ex nunzio la sua linea, favorevole alla nomina di nuovi al riconoscimento di innegabili meriti, era diffuso dovunque il voto e la speranza di un autentico rinnovamento.
fonti e bibliografia ...
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ex voto
〈eks ...〉 locuz. lat. [ellissi di ex voto suscepto «secondo la promessa fatta»], usata in ital. come s. m. invar. – Formula apposta a un oggetto offerto in dono alla divinità e anche, in età cristiana, a Dio, alla Vergine, a un santo,...
voto
vóto s. m. [lat. vōtum, der. di votus, part. pass. di vovere «votare2»]. – 1. a. Impegno o promessa di compiere una determinata azione, di fare o non fare qualcosa, liberamente assunti davanti alla divinità da una persona (v. individuale)...