Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] sempre più insoliti, risorse e si perfezionò l’intaglio in cristalli di rocca (di cui erano stati maestri gli artisti fatimidi). Già dal 18° sec. si pose il problema di una produzione seriale, legata al mobilio (alari da camino, applicazioni d ...
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BITONTO, CATTEDRALE DI
Luisa Derosa
Nell'ambito degli studi sull'arte federiciana la fortuna critica della cattedrale di Bitonto è dovuta alla presenza di un ambone, datato e firmato, che accoglie come [...] della decorazione a lacunari, dei fondi smaltati con una fitta trama a racemi, del ricorso a pietre preziose, avori, cristalli fatimidi, la cui preziosità a Bitonto è resa con il ricorso a pietre, marmi, mastici colorati, cristalli e vetri che danno ...
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MINIATURA - Islam
M.V. Fontana
La m. è l'esempio più eclatante di quanta poca importanza abbia avuto, nello sviluppo artistico della cultura islamica, la formalizzazione di un pregiudizio iconoclasta [...] manoscritti illustrati, ciò non è accaduto per l'Egitto fatimide (909-1171). A questo periodo, infatti, appartiene Bayāḍ e Riyāḍ: lo stile pittorico è molto affine a quello fatimide, dal quale, con ogni probabilità, deriva (Monneret de Villard, 1941 ...
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BOSRA
P. Cuneo
(gr. Βόστϱα; lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; turco Eski Şam)
Città della Siria meridionale, a S-O delle propaggini del Jebel al-Drūz, nell'altopiano basaltico del Ḥawrān [...] lungo tutto l'arco storico dell'Islam medievale, come attestato dalle fonti e dalle iscrizioni (alcune omayyadi e fatimidi, pur reimpiegate). Ebbe periodi di particolare prosperità e relativa stabilità sotto i Selgiuqidi di Iran (471-511 a ...
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Alessandria
W. Godlewski
M. Bernardini
(gr. ᾽Αλεξάνδϱεια; lat. Alexandrea ad Aegyptum; arabo al-Iskandariyya)
Città dell'Egitto, situata a N-O del delta del Nilo.
EPOCA CRISTIANA
di W. Godlewski
Nonostante [...] , consacrata nel 370, che era stata convertita in moschea all'indomani dell'invasione; nel 1036, sotto il califfo fatimide al-Mustanṣir (1036-1094), uno dei suoi ministri, probabilmente un armeno, la fece ricostruire. Troilo la visitò nel 1777 ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] ai cristiani nella sua lotta contro Baghdād; così anche gli Ikhshīdidi (935-969) furon piuttosto benevoli per i Copti. Dei Fāṭimidi (969-1171 d. C.) alcuni furon tolleranti; sotto di essi i cristiani ebbero non poca influenza alla corte, e chiese ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] Ayyūb (1138-1193), di origine curda, ex generale del signore zengide di Siria Nūr al-Dīn, fu nominato visir dal califfo fatimide che poi depose nel 1171, dando vita alla dinastia degli Ayyubidi. La prima conseguenza di questo cambio di regime fu il ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] aggiunti i m. destinati a rifornire gli eserciti che si stabilivano ai margini delle città, come quelli per i soldati fatimidi (Raymond, Wiet, 1979, p. 28) o i più tardi ordu bāzār presenti in epoca mongola (Hoffmann, 1990, p. 421).Apparentemente ...
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Ingegneria
GGiovanni Coppola
Nel periodo svevo, il pensiero scientifico presenta una singolare koinè culturale determinata dall'intenso e continuo interscambio tra le più lontane scuole, alla cui qualificazione [...] -normanna di Sicilia: ne sono un esempio i qanāt, fitta rete di condotte sotterranee, i riyād palaziali del periodo aglabita, fatimida e kalbita (secc. IX-XI), e i sistemi idraulici delle residenze normanne della Cuba e della Zisa.
La presenza di ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] della scultura animalistica iranica, sarebbe da attribuire secondo alcuni ad ambito spagnolo, secondo altri a contesti iranici o fatimidi (Scerrato, 1967, pp. 78-83; 1971, nr. 26; Melikian, Chirvani, 1968; Gabrieli, Scerrato, 1979, fig. 525).Opera ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...