Composto di origine vegetale della classe degli steroli. Tra i f. meglio studiati, i sitosteroli sono presenti in diverse piante superiori e specialmente nel germe del grano, gli spinasteroli nello spinacio, [...] stigmasterolo nella fava del Calabar e nella soia, lo zimosterolo. L’ ergosterolo (isolato dalla segala cornuta, ma presente in quasi . Alcuni f. si trovano nelle piante sotto forma di glicosidi chiamati fitosteroline. I f. sono inoltre ...
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Batteriologo inglese (Lochfield, Scozia, 1881 - Londra 1955); prof. di batteriologia nell'univ. di Londra e direttore dell'Inoculation Department del St. Mary's Hospital; accademico pontificio (1946) e [...] su un'osservazione casuale compiuta nel 1929, studiò l'azione inibente sugli stafilococchi esercitata da colonie di una da E. B. Chain e H. W. Florey nel 1940. Per tale scoperta F. ebbe nel 1945, con Chain e Florey, il premio Nobel per la medicina. ...
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Biologo statunitense (Wilkes-Barre, Pennsylvania, 1918 - Pasadena 2004); prof. (dal 1949; emerito dal 1988) presso il California Institute of technology, visiting professor (1975-76) all'Institute of genetics [...] . Con i suoi esperimenti pionieristici, iniziati nel 1940, L. è stato il primo ad applicare le metodologie della genetica 1995 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, insieme a C. Nüsslein-Volhard ed E. F. Wieschaus. ...
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Enzima, altamente specifico, del gruppo delle liasi, molto diffuso nei tessuti animali e vegetali e nei microrganismi. Interviene nel ciclo degli acidi tricarbossilici catalizzando la trasformazione dell’acido [...] legame (v. fig.). A equilibrio raggiunto si ottiene una miscela contenente il 18% di acido fumarico e l’82% di acido L-malico. Strutturalmente la f. è un tetramero formato da 4 catene polipeptidiche identiche aventi ciascuna tre gruppi -SH liberi. È ...
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Tipo di vettore (bacterial artificial chromosome), indicante in genetica molecolare un plasmide ricombinante che permette la clonazione di lunghi inserti di DNA e presenta un basso numero di copie nella [...] batterica ospite. Fra i vettori BAC si utilizza il fattore F, un plasmide naturale di Escherichia coli, coinvolto nei processi ottenuti possono essere trasferiti con notevole efficienza nelle cellule batteriche usando l’elettroporazione (➔). ...
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Concezione biologica secondo la quale le specie animali e vegetali sono immutabili e quindi non suscettibili di evolvere attraverso le generazioni ( fissità della specie); si contrappone al trasformismo [...] Accertato nelle tradizioni culturali più antiche di ogni popolo, il f. fu formulato da C. Linneo nella prima edizione del la possibilità dell’emergere di specie nuove per ibridazione. Il f. fu abbandonato dopo la pubblicazione di On the origin of ...
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In genetica, l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo determinate dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Il f. indica sia la specifica espressione [...] di un determinato organismo: esso comprende quindi tutti i prodotti o tutte le manifestazioni dei geni di un essere vivente quali, la sequenza amminoacidica delle sue proteine, l’attività dei suoi enzimi, la sua morfologia e il suo comportamento. ...
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Microbiologo russo (Odessa 1859 - Mosca 1949). Membro dell'Accademia delle scienze dell'URSS. Scoprì l'agente eziologico del colera degli uccelli e gli diede il nome del suo maestro (vibrione di Mečnikov). [...] È considerato un anticipatore degli studî di C.-J. Nicolle, per avere individuato nei pidocchi i vettori del dermotifo, e di quelli di F. W. Twort e di F.-H. D'Herelle sul batteriofago. ...
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Fisiologo e biologo (Girgenti 1793 - Palermo 1848). Allievo di F. Magendie a Parigi, fu membro dell'Institut de France (Académie des sciences). Scrisse un Discours sur la biologie (1826). Le sue Recherches [...] expérimentales sur l'absorption et exhalation (1824) furono premiate dall'Académie des sciences. Collaborò ai giornali di fisiologia con importanti relazioni di studî sperimentali. ...
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Condizione di esagerata reattività alla luce dell’organismo, e particolarmente dei tegumenti, che si manifesta anche per dosi radianti normalmente inattive, quando si aggiunge l’azione, a livello della [...] cute, di una sostanza fotosensibilizzante ingerita o introdotta parenteralmente ( f. esogeno), oppure abnormemente formata o accumulata dall’organismo ( f. endogeno). ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...