È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Z. è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello Yasna [...] del nome, sullo Zarathustra di F. Nietzsche s'era quindi già esercitato l'influsso della filologia occidentale. La trattata problematicamente già a partire dalla fine del sec. 19°. L'opinione di gran lunga più diffusa fra gli storici delle religioni ...
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Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] cerebrali), le personali esperienze di vita mistica, l'influenza dei naturalisti-teosofi del Rinascimento, lo portarono umanità all'unione con Dio. Il suo pensiero ebbe influenza su Saint-Martin, su Goethe e, tramite F. Ch. Oetinger, sui romantici. ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] ’Inquisizione sequestrò tutti i suoi beni). Nel 1575 abbandonò definitivamente l’Italia. Dopo un breve periodo di permanenza in Svizzera (soprattutto Basilea), dove sostenne una disputa con F. Pucci dalla quale ha origine il De Jesu Christo Servatore ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] la riforma anche in altre abbazie. Nel 1626, per l’accresciuto numero delle religiose e per le condizioni poco salubri del della Grammaire si ebbe agli inizi del 20° sec. con F. de Saussure, che sottolineò la positività dell’approccio sincronico alla ...
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Religione
Secondo il Codex iuris canonici, luogo destinato, su licenza dell’Ordinario, al culto divino in favore di una comunità o di un gruppo di fedeli e al quale possono accedere anche altri fedeli [...] Vallicella con musica di E. de’ Cavalieri nell’anno 1600, e il Teatro armonico spirituale di G.F. Anerio (pubblicato nel 1619 per l’o. della Carità) che contiene dialoghi monodici uniti con polifonie. Accanto all’attività dei vallicelliani, derivata ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] al posto di uno schema unico di evoluzione, subentra la distinzione di cicli storico-culturali qualitativamente differenti (L. Frobenius, F. Graebner, B. Ankermann, W. Schmidt). Con ciò i "primitivi" cessano di essere considerati come un grado basso ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] romanticismo e specialmente la sua difesa del romanzo di F. Schlegel gli crearono difficoltà con gli ambienti ecclesiastici lo scritto Weihnachtsfeier (1806). Costretto a lasciare Halle per l'invasione napoleonica, tornò a Berlino (1807), dove fu tra ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] come ente morale di utilità pubblica. Nel 1878, ministro F. De Sanctis, cambiò nuovamente nome in Real istituto o. orientalistica: s’intendono, in special modo, l’egiziano antico, l’arabo, l’ebraico, il siriaco, l’etiopico, il turco, il persiano, il ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] della Recherche de la vérité e polemizzando poi con J.-B. Bossuet, con F. Fénelon, con A. Arnauld: Traité de la nature et de la grâce sur la métaphysique et la religion (1688); Traité de l'amour de Dieu (1697; contro le dottrine quietistiche); ...
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Teologi italiani del sec. 16º che hanno dato il nome alla dottrina teologico-morale del socinianesimo, diffusa negli ambienti colti d'Europa nei secc. 16º, 17º e 18º e conservata ancora a fondamento delle [...] ivi presenti, che applicavano la critica umanistica di L. Valla al dogma cristologico, raccogliendo anche le suggestioni in Transilvania, su invito di G. Biandrata, per convincere F. Dávid ad ammettere la necessità dell'adorazione di Cristo. Fallito ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...