Anarchico italiano (Motta Visconti 1873 - Lione 1894); nel giugno 1894 uccise M.-F.-S. Carnot presidente della Repubblica francese, e per questo delitto fu condannato a morte; il suo gesto fu causa anche [...] dell'assassinio del giornalista garibaldino Giuseppe Bandi, che, avendo sul Telegraʃo di Livorno pubblicato un articolo che deprecava l'assassinio, fu ucciso dagli anarchici ...
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Teologo luterano danese (Aalborg 1846 - forse Aarhus 1907), prof. a Copenaghen (1877), vescovo di Aalborg (1900) e Aarhus (1905); seguace di N. F. S. Grundtvig, storico, giornalista, redattore del Kirke-leksikon [...] for Norden (dal 1896) ...
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Pittrice (Amsterdam 1851 - ivi 1918), allieva del padre Johan Georg (Filadelfia 1814 - Amsterdam 1874), pittore di genere e ritrattista, e di F. S. von Lenbach; fu apprezzata per i ritratti (Autoritratto, [...] 1907, Amsterdam, Rijksmuseum) ...
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Meteorologo e chimico olandese, nato ad Amsterdam il 3 dicembre 1933. Dopo aver completato gli studi di ingegneria civile e aver lavorato per alcuni anni nel settore delle costruzioni, si è trasferito [...] divisione di Chimica dell'atmosfera del Max-Planck-Institut für Chemie a Magonza.
Nel 1995 ha ricevuto, con M. Molina e F.S. Rowland, il premio Nobel per la chimica.
Le ricerche di C. sui processi chimici e fotochimici che avvengono nell'atmosfera si ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] critica, avviata da M. Barbi e diretta da A. Chiari e F. Ghisalberti, di Tutte le opere di Alessandro M., di cui sono letterarî, e VII (3 tomi, 1970), comprendente le lettere. Di queste s'è avuta un'ed. con integrazioni: Tutte le lettere, a cura di ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] che ivi fiorì intorno alla metà del 19º sec.: suoi maestri furono F. De Sanctis, A. Tari, A. Vera e soprattutto B. Spaventa. fuori per serî dissensi con F. Turati e con gli altri esponenti del socialismo italiano. L. s'impegnò in un'opera di ...
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Penalista, oratore e uomo politico italiano (S. Benedetto Po 1856 - Roma 1929). Appartenente all'estrema sinistra e militante nel partito socialista (a capo della corrente cosiddetta integralista), ne [...] e della recidiva. Di qui il concetto di sostitutivo penale, come rimedio di prevenzione del delitto.
Opere
L'opera fondamentale del F. è la Sociologia criminale (5a ed., 1929; pubblicata in 1a ed. nel 1881 col titolo I nuovi orizzonti del diritto e ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Rionero in Vulture 1848 - Napoli 1932), nipote del precedente; uomo di destra, legato politicamente al Sonnino, fu deputato dal 1880 al 1909, e senatore dal 1909. Prosatore [...] abitanti e malgoverno, il quadro d'un Mezzogiorno ingrato e povero per natura: tesi che, sostenuta da F. anche in una serie di lavori storici (S. Maria di Vitalba, 1898; Rionero medievale, 1899; La Badia di Monticchio, 1904; ecc.), oltre a ispirare ...
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Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] per aiutarlo a creare una scuola. Nel 1923 F. si recò con una borsa di studio a Gottinga S.U.A. dove si stabilì (prendendo la cittadinanza americana nel 1944). Quasi contemporaneamente O. Hahn e F. Strassmann scoprirono la fissione nucleare e F ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] (1479), De vita libri tres (1489), De sole et lumine (1493); degli ultimi anni è l'incompleto commento a s. Paolo (1497).
Pensiero
La speculazione del F. si muove nell'ambito della tradizione neoplatonica: ma il "platonismo", apparendo al ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...