Musicista (Żelazowa Wola, presso Varsavia, 1810 - Parigi 1849). Figlio di un insegnante francese (di Nancy), Nicolas Ch., e della polacca Justina Krzyżanowska. Precocissimo pianista (allievo di A. Živny) [...] nuovo senso romantico, e a valorizzare il colore armonico. F. Liszt, J. Brahms, lo stesso C. Debussy, si dica anche delle varie danze: Walzer, Mazurke, Polacche, di cui è costellata l'opera di lui. Le Sonate sono rare: le tre per pianoforte solo e ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] novità portata in Europa da John Cage, l’alea e l’indeterminatezza entrarono a far parte dei materiali risalto il gesto dell’esecutore e la componente teatrale dell’esecuzione (F. Donatoni, S. Bussotti, M. Kagel), al minimalismo statunitense ...
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Pianista italiano (Milano 1942 - ivi 2024), figlio di Gino. È considerato fra i più grandi pianisti del dopoguerra, ed è ammirato, oltre che per il prodigioso virtuosismo, per la vastità del suo repertorio [...] e K. Stockhausen. Ha inoltre tenuto corsi di perfezionamento presso l'Accademia Chigiana di Siena; e nel 1974, in occasione del migliore performance strumentale solistica ricevuto per l'esecuzione dei Notturni di F. Chopin; il Premium Imperiale della ...
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Arte
Corrente artistica sviluppatasi tra il 1960 e il 1970 negli Stati Uniti d’America. Definita minimal art, ma anche strutture primarie, ABC art, antiform, cool art, topological art, è caratterizzata [...] LeWitt, R. Bladen, P. King, J. MacCracken, R. Serra, F. Stella.
Letteratura
Tendenza letteraria (in particolare della narrativa) fiorita negli anni e semplici figure soggette a graduali trasformazioni. L’effetto perseguito è quello di una sospensione ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] altercationes. Forma dialogica hanno il Secretum e il De remediis utriusque fortunae di F. Petrarca.
Nel Rinascimento il d. si allaccia agli esempi classici: prevale naturalmente l’esempio di Cicerone e di Platone; ma spesso è sensibile, e in alcuni ...
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Zoologia
Formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, [...] dal 17° sec., subendo nel Settecento numerose trasformazioni. L’introduzione dei pistoni, dovuta a H. Stölzel (1815), prediletto dai compositori romantici, appartengono composizioni di F.J. Haydn, W.A. Mozart, L. van Beethoven, C.M. von Weber, ...
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Strumento musicale cordofono, in cui le corde vengono percosse da martelletti azionati tramite una tastiera. L’interruzione del suono è provocata da smorzatori al momento del rilascio del tasto. Deve il [...] da G. Silbermann, che fabbricò un p. per J.B. Bach. Intanto, grazie alle composizioni di M. Clementi, W.A. Mozart, F.J. Haydn e L. van Beethoven, il p. – cui erano stati apportati vari cambiamenti, come per es. il pedale del ‘forte’ (che permette di ...
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Musicista (Berlino 1791 - Parigi 1864). Ancora ragazzo mutò il suo originario nome di Jakob Liebmann Beer in quello sotto il quale è oggi conosciuto. Studiò il pianoforte con F. Lauska e M. Clementi, e [...] J. Vogler. Esordì come compositore a Berlino con l'oratorio Dio e la natura (1811) e a Monaco con l'opera Il voto di Jefte (1812). Passò , a imporsi nel mondo teatrale del suo tempo. Succedeva a F.-D. Auber e a G. Rossini come massimo esponente del ...
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Musicista francese (Côte-St.-André 1803 - Parigi 1869). Iniziati gli studî di medicina a Parigi, li abbandonò quasi subito per dedicarsi alla musica nella scuola di J.-F. Lesueur. Nel 1826 entrò al conservatorio [...] fu composta in soli 3 mesi. Non molto soddisfacente, invece, l'esito del Cellini (1836), che il pubblico dell'Opéra non con simpatia da principi e artisti (tra questi, R. Schumann, F. Mendelssohn, R. Wagner). Diresse concerti a Parigi e all'estero, ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia degli archi, nella quale occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello, dal [...] v. che si imbracciava come il violino, dotato di fondo concavo, fori a f, manico stretto, chiamato nel 16° e 17° sec. v. da braccio. o di fagotto o v. baritono, derivata dalla v. bastarda con l’aggiunta di una serie di corde di risonanza (da 7 a 24 ...
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f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
F. I.
– Abbreviazione della formula ingl. free in (propr. «franco a»), con cui nel commercio marittimo si suole indicare una vendita (e un noleggio) che impone al caricatore l’obbligo di mettere la merce a bordo della nave e di assumere le...