Il primo compagno (Villaret, Savoia, 1506 - Roma 1546) d'Ignazio di Loyola. Fu lui a dare il nome alla Societas Iesu, e, unico già sacerdote, ad accogliere i voti dei primi compagni. Trasferitosi a Roma (1537), tenne con il Laínez la cattedra di teologia alla Sapienza, e nel 1540 era inviato di Paolo III alla dieta di Worms. Fu poi in Spagna e in Portogallo; richiamato per partecipare al Concilio di ...
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FAVRE (Faber, Fabro, Fèvre, Lefèvre, Le Fèvre), Pierre
Lucia Felici
Nacque il 13 apr. 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia, da Louis e Marie Périssin. Famiglia di modesti [...] , XII, XIV, XVII, XX, XXII, XXIV, XXVI, XXVIII, XXX, XLIV-XLVII, IL, LXVI-LXVIII, XC, XCIII, ad Indices; N. Orlandini, Vita P. Fabri, Lugduni 1617; M. Depommier, Vie dup. P. F., Chambéry 1832; G. Boero, Vita del b. P. F., Roma 1872; A. Maurel, La vie ...
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FABER (Fabri, Fabro), Giovanni
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1574 a Bamberga, in Baviera, da genitori protestanti.
Sconosciuti rimangono nome e cognome della madre mentre sono noti il nome del [...] padre, Kaspar, ed il cognome, Schmidt, che dal F. fu modificato nella latinizzazione Faber - talvolta variata in Fabri o Fabro -, che accompagnò il nome Iohannes o Giovanni, con la quale fu poi sempre menzionato.
Ben presto la religione evangelica ...
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Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco [...] Saverio, D. Laínez, A. Salmerón, S. Rodríguez, N. Bobadilla, gettò a Parigi le prime basi della futura Compagnia, facendo voto di servire Dio in castità e povertà volontaria e di recarsi in Terra Santa. ...
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PIETRO di Mattiolo
Simona Cantelmi
PIETRO di Mattiolo. – Nacque, probabilmente a Bologna, attorno alla metà del XIV secolo.
Si può supporre che appartenesse a una famiglia artigiana, poiché lo stesso [...] bolognese di Pietro di Mattiolo, 1885, p. 7) e in un rogito del 1407 è indicato come «Dominus petrus filius quondam Mathioli fabri civis bononie» (Zaoli, 1915, p. 84). Pare che la famiglia fosse di buon rango sociale perché in un rogito del 1392 al ...
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CRIMINALI, Antonio
Matteo Sanfilippo
Secondo i suoi biografi nacque a Sissa (Parma) il 7 febbr. 1520 da famiglia benestante. Si sa poco della sua infanzia e dei suoi studi: gli agiografi ne ricordano [...] giovani chiedevano di entrare nella Compagnia di Gesù: il C. non fu tra questi. Nel settembre 1541, dopo la partenza del Fabro da Parma, il C. si diresse a Roma in pellegrinaggio e si presentò a Ignazio di Loyola, ma dovette quasi subito tornare ...
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LANDINI, Silvestro
Simone Ragagli
Nacque nel 1503 a Malgrate, piccolo castello nella Val di Magra, vicino Sarzana. Probabilmente fu figlio di Paolo, un cortigiano minore gravitante attorno ai marchesi [...] e divenuto sacerdote "di sufficienti lettere" nell'estate del 1527, era a Parma nel 1540 a seguire i due padri gesuiti Pietro Fabro e Diego Laínez, sotto la guida dei quali compì i suoi primi "esercizi spirituali". Nella primavera del 1547, dopo un ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] e, all’origine, nell’eresia gnostica, da cui il modernismo sarebbe derivato per l’esaltazione della soggettività individuale. Fabro concluse il suo articolo affermando così che
«il pericolo del m[odernismo] non è mai completamente debellato perché è ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] e del fatto che ad occuparsi delle questioni cattoliche sul settimanale romano era l’ex sacerdote Carlo Falconi, con cui Fabro aveva stretti rapporti. La rivista genovese fu impegnata anche nella difesa del pluralismo religioso e nel confronto con il ...
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Fondatore della Compagnia di Gesù (castello di Loyola presso Azpeitia 1491 - Roma 1556); ultimo figlio di Beltrán Yáñez de Oñaz y Loyola, ebbe il nome di Íñigo che cambiò (1537-42) in Ignazio. Cadetto [...] , 15 agosto 1534). A Venezia, dove giunse in principio del 1536, fu ordinato sacerdote il 24 giugno 1537 e nell'ottobre con P. Fabro e G. Lainez si recò in Roma dal pontefice. Nel 1538, impedita per la guerra allora in corso tra Venezia e i Turchi la ...
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fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. 2. letter. a. Artigiano in genere,...