DATTARO, Francesco, detto Pizzafuoco
Camilla Bellotti
La prima notizia che abbiamo sul D. è dell'ottobre 1557 quando fu eletto architetto della Fabbrica del duomo di Cremona, succedendo al padre Gabriele: [...] , dal 1568 al 1578. il D. fu impegnato nella riattazione dei palazzo pubblico di Cremona, con il rinnovo della facciata (l'attuale è un rifacimento ottocentesco), la sistemazione interna ad uffici, e la collocazione di due antichi portali (quelli ...
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Architetto (Roma 1697 - ivi 1751). Allievo di A. Valeri e A. Canevari, alla partenza di quest'ultimo per il Portogallo (1727) ne guidò lo studio romano, progettando, tra l'altro, interessanti apparati [...] scenografici (per fuochi d'artificio in piazza di Spagna, 1728). Nel 1732 partecipò ai concorsi per la facciata di S. Giovanni in Laterano e per la Fontana di Trevi, risultando vincitore di quest'ultimo: combinando l'idea di fronte di palazzo e di ...
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Disegnatore, pittore, architetto e orafo francese (Torino 1695 - Parigi 1750), uno dei maggiori rappresentanti del rococò. Disegnatore di corte dal 1726, diede progetti per decorazioni e mobili; le caratteristiche [...] ornamentale (asimmetria, contrasto pittoresco) appaiono definite, nel 1728, in disegni per argenterie. Fu anche architetto (progetto per la facciata di Saint-Sulpice, 1726; casa Brethous a Baiona, 1733); da J.-F. Blondel fu paragonato a Borromini. I ...
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BUZZI (Buti, Buzio, Butio, Albutio, Albuzio), Carlo
Paolo Mezzanotte
Da non confondere con l'omonimo figlio di Lelio. Dai libri della parrocchia milanese di S. Nazaro in Brolio risulta sepolto il 23 [...] parte dei documenti); C. Torre, Ritratto di Milano, Milano 1714, pp. 29, 41, 71, 167, 251 (tra le pp. 304 e s. la Facciata del duomo incisa dall'Agnelli); S. Latuada, Descrizione di Milano, Milano 1738, IV, p. 362; V, p. 334; C. Boito, Il duomo di ...
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Architetto, pittore e teorico dell'architettura (Monte Asdrualdo, ora Fermignano, presso Urbino, 1444. - Roma 1514). Ebbe la sua educazione artistica con ogni probabilità a Urbino, dove poté ammirare soprattutto [...] Melozzo da Forlì, Francesco di Giorgio, ecc., e una schiera di marmorarî lombardeschi. Nel 1477, a Bergamo, dipinse sulla facciata del palazzo dei Priori una serie di filosofi, oggi alla pinacoteca di Brera. Ma la sua attività principale si svolse a ...
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Architetto (Morcote, Lugano, 1630 circa - Venezia 1699). Attivo a Venezia, fece proprî gli insegnamenti di V. Scamozzi e B. Longhena, elaborandoli in una esuberanza decorativa che trova i suoi esiti più [...] Maria del Giglio (1678-83) e della chiesa degli Scalzi (1683-89). Altre opere: monumento funebre di Alvise Mocenigo (1654-55) in S. Lazzaro, di cui realizzò la facciata (dopo il 1673); scalone ovale dell'Ospedaletto di S. Maria dei Derelitti (1664-66 ...
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Architetto, pittore e incisore (Venezia 1688 - ivi 1782). Allievo di G. A. Pellegrini, si volse presto alla decorazione prospettica; esperto incisore, tradusse vedute del Canaletto (1735; 1742). Esponente [...] tra i fondatori dell'Accademia, dove insegnò prospettiva. Progettò il palazzo Smith (1751, poi Mangilli-Valmarana) e la facciata di palazzo Giusti (1766). Per la pubblicazione (1767) del Trattato sopra gli errori degli architetti del senese Teofilo ...
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FALCINI, Mariano
Mauro Cozzi
Nacque a Campi Bisenzio (Firenze) il 10 maggio 1804, da Gaetano, stipettaio, e Giustina Giorgi. Secondo il necrologio in Atti del Collegio (1889, p. 118), dopo "rudimentale [...] del Convegno, Firenze 1985, pp. 60-64 e passim; C. Cresti-M. Cozzi-G. Carapelli, Ilduomo di Firenze 1822-1887. L'avventura della facciata, Firenze 1987, pp. 37, 49, 77-80, 112 s., 148 s. e passim (con bibl.); V. Orgera, Cortona nel XIX secolo, in ...
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BORTOLINI, Bernardino (Bernardino da Morcote, Bernardino da Udine)
Camillo Semenzato
Di famiglia originaria di Morcote (diocesi di Como), figlio di Martino, lapicida, fu attivo come architetto e come [...] ha raccolto i documenti che si riferiscono alla sua attività testimoniata per la prima volta il 25 apr. 1525, quando fu iniziata la facciata della chiesa di S. Giacomo. Il 3 maggio 1530 il B. s'impegnava a eseguire gli ornati per l'altare (non più ...
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al-Atasi, Nureddin
Politico siriano (Damasco 1929-Libia 1992). Esponente dell’ala radicale del Baath, partito panarabo di ispirazione socialista, nel 1963 entrò nel governo come ministro degli Interni. [...] presidente nel 1966 dopo aver preso parte al colpo di Stato contro al-Hafiz, il suo fu essenzialmente un ruolo di facciata, il potere reale essendo di fatto esercitato dal generale Salah Jadid. Oltre che presidente, dal 1968 fu anche primo ministro ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...