Déjà-vu
Bruno Callieri
Con l'espressione francese déjà-vu, "già visto", si indica nel linguaggio psicologico una paramnesia, cioè un disturbo qualitativo della memoria per il quale si ha la sensazione [...] uno stato emotivo precedentemente vissuto (quello che M. Raimiste, nel 1913, chiamava mnemotività), o come la riattivazione di fantasie inconsce.
Le esperienze di déjà-vu possono essere fugacemente avvertite anche da soggetti sani, in condizioni di ...
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Dennett, Daniel Clement
Filosofo statunitense (n. Boston 1942). Dopo gli studi a Oxford, è diventato prof. presso la Tufts University (Boston), dove ha assunto la direzione del Center for cognitive sciences. [...] idea (1995; trad. it. L’idea pericolosa di Darwin); The mind’s I: fantasies and refklections on self and soul (1981; trad. it. L’io della mente: fantasie e riflessioni sul sé e sull’anima); Consciousness explained (1991; trad. it. Coscienza). ...
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ossessione
Sintomo psichiatrico consistente nell’insorgenza improvvisa di un’idea o di una qualsiasi rappresentazione mentale che si accompagna a un sentimento sgradevole di ansia, paragonabile a quello [...] intenso quando gli oggetti sulla scrivania sono in disordine o asimmetrici); timore di dare sfogo a impulsi aggressivi (per es., aggredire un figlio, o gridare oscenità in chiesa) e fantasie sessuali (per es., ricorrenti immagini pornografiche). ...
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Scrittore italiano (Firenze 1884 - Roma 1966). Collaboratore della Voce, critico letterario della Tribuna (1910-23), dove firmò anche con lo pseud. Il Tarlo, fu tra i fondatori della Ronda e collaborò [...] e analogiche che caratterizzano anche il critico, nascono le pagine del C. prosatore ("saggi, viaggi, capricci e fantasie"), in cui cose viste e meditate, ricordi e sogni trovano espressione in estrose figurazioni di esemplare nitore (Pesci ...
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SAVARESE, Nino
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Enna l'11 settembre 1882, morto a Roma l'8 gennaio 1945
Formatosi nel clima della Voce e della Ronda, il suo gusto è quello di un frammentista e saggista, [...] , Roma 1925; Malagigi, ivi 1929 - ristampati in Singolari avventure, Lanciano 1936 -; Storia di un brigante, Milano 1931; Storie e fantasie, ivi 1932; Rossomanno, ivi 1935; I fatti di Pietra, ivi 1937; Il capo popolo, ivi 1940). Ma il meglio della ...
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FRANZI, Giovanni Pietro, detto Gino
Paola Campi
Nacque a Torino il 25 luglio 1884 da Pietro e da Catterina Alberto. Figlio di operai, iniziò la carriera artistica come attore in compagnie dialettali [...] Amalia Durelli e con lei debuttò al teatro Bosio di Torino nel 1912. Il loro repertorio comprendeva brani di operette e fantasie di canzoni, che i due artisti interpretavano facendo un vero e proprio spettacolo: si trasformavano di volta in volta nel ...
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Poeta tragico francese (Rouen 1606 - Parigi 1684). Fu allievo dei Gesuiti (1615-22), poi studiò diritto ed esercitò per varî anni la professione d'avvocato; visse semplicemente. La sua prima composizione [...] tra i cinque poeti (con Boisrobert, Rotrou, Colletet e L'Estoile) cui il cardinale affidava lo sviluppo delle sue fantasie teatrali. Nella prima tragedia, Médée (1635), sulla trama di Seneca, domina ancora un furore secentesco misto a una galanteria ...
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Scrittore tedesco (Eschwege, presso Kassel, 1931 - Berlino 2020). Si è imposto soprattutto come autore di teatro, scrivendo grossi drammi di impianto quasi schilleriano, nei quali, sul presupposto di una [...] ha ritrovato forte ispirazione in opere come Hitler Dr. Faust (2000), McKinsey Kommt (2004), Nietzsches Spazierstock, 2004, Livia und Julia (2005) e Heil Hitler (2006), tragicommedia sulle fantasie di un adolescente tedesco all’epoca del terzo Reich. ...
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PACHELBEL, Johann
Hans Joachim Moser
Compositore. S'ignora la data della 1iascita. Fu battezzato il 1 settembre 1653 in Norimberga e ivi morì il 3 marzo 1706. Nella sua città natale fioriva una ricca [...] camera ispirata al barocco italiano. Attraverso J. J. Froberger riecheggiava in Vienna anche una grande scuola per toccate e fantasie che si riallacciava al Frescobaldi. Assai importante fu il trasferirsi del P. nella Germania centrale: nel 1677 fu ...
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(App. II, I, p. 437; IV, I, p. 305)
Scrittore argentino, morto a Ginevra il 14 giugno 1986. Ha continuato a servirsi variamente della poesia, del saggio e del racconto, benché personalmente travagliato [...] , ma complesso, della sapiente costruzione allusiva, del sottile gioco ironico, dell'equilibrio perfetto. B. dà forma a fantasie, ora poetiche ora allucinate, che hanno rinnovato la letteratura di lingua spagnola. Affascinato dalle teorie che tentano ...
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fantasia
fantaṡìa s. f. [dal lat. phantasĭa, gr. ϕαντασία, der. di ϕαίνω «mostrare»]. – 1. a. Facoltà della mente umana di creare immagini, di rappresentarsi cose e fatti corrispondenti o no a una realtà: trascorrere, riandare con la f.; rivivere...
fantasioso
fantaṡióso agg. [der. di fantasia]. – Pieno di fantasia, capriccioso, bizzarro; riferito a persona e anche a cosa: un ragazzo f., dalla fantasia fervida; una narrazione f., immaginosa. ◆ Avv. fantaṡiosaménte, in modo bizzarramente...