MANIN, Lodovico Giovanni
Dorit Raines
Primogenito di Lodovico Alvise e di Maria di Pietro Basadonna, nacque a Venezia il 23 giugno 1726.
I Manin divennero patrizi veneziani nel 1651 versando 100.000 [...] che il doge Renier poco prima di morire, nel 1789, dicesse al suo medico: "L'erario xe in sconquasso ocore un ricon e i farà Lodovico Manin" (Da Mosto, p. 536). Ma più che per la ricchezza egli fu apprezzato come sostenitore di una linea che vedeva l ...
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MALASPINA, Saba
Berardo Pio
Nacque, probabilmente a Roma, nella prima metà del secolo XIII.
L'origine romana è confermata dallo stesso M. che nell'explicit della sua cronaca si dice "de Urbe", nel corso [...] diocesi di Chieti; il 13 febbraio concesse indulgenze a coloro che avessero visitato la chiesa di S. Eufemia in Fara Filiorum Petri, sempre nella diocesi teatina, o inviato elemosine alla stessa chiesa.
Il principale risultato conseguito dal M. nel ...
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BORGIA (Borgio), Girolamo
Gianni Ballistreri
Nacque nel 1475 da Antonio e Girolama Rufolo a Senise in Lucania, donde poi si trasferì con la famiglia a Napoli, di dove erano originari i genitori.
Assai [...] Carbone: mediocre poemetto in cui Giunone dà saggi consigli agli sposi sull'educazione del figlio che da essi nascerà e farà rifiorire Partenope. Ancora a Roma, nell'aprile 1525, vedeva la luce Ad Carolum Caesarem Opt. Max. Monarchia, palinodia dell ...
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CAGLI, Corrado
Alda Guarnaschelli
Nato ad Ancona il 23 febbr. 1910 da Alfredo e Ada Della Pergola, si trasferì nel 1915 a Roma con la famiglia, e vi compì gli studi classici. Si interessò assai precocemente [...] di piazza Tacito a Terni (architetti M. Ridolfi e M. Fagiolo), che saranno liberamente ripresi dall'artista nella ricostruzione che ne farà tra il 1951 e il 1961 (l'opera era stata distrutta da un bombardamento nel 1943: ill. in catal., 1982, p ...
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GIUSTINIAN, Marino
Roberto Zago
Nacque a Venezia, presumibilmente nel 1491 - come si evince dal fatto che il 2 dic. 1511 estrasse la balla d'oro attestando di avere 20 anni compiuti -, da Sebastiano [...] le credenziali), reso più caloroso dal buon ricordo della precedente legazione del padre Sebastiano (1527-29), il G. si farà un dovere di penetrarne le intenzioni in densi dispacci, arricchiti da complesse analisi e dalle confidenze degli intimi del ...
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DONATI, Sebastiano
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Ombreglio di Brancoli (Lucca) il 21 nov. 1711 da Donato e da Maria Benedetta Lemucchi (cfr. l'atto di battesimo presso la parrocchiale di S. Pietro [...] Stosch aveva fatto "ad fidem lapidum." per tutta Europa (manoscritto di cui il nipote ed erede del barone, M. de Stosch, gli farà dono nel 1759). Così nell'autunno del 1757 il D., rientrato a Lucca, stampò (27 ottobre) e fece circolare in Europa il ...
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DA POS, Valerio
Giovanni Scarabello
Nacque a Carfon, frazione di Forno di Canale (ora Canale d'Agordo), valle del Biois (prov. di Belluno), territorio della Repubblica veneta, il 13 maggio 1740 da Giovanni [...] fatto bere, prima che si mettesse a leggere, una bella tazza di vin di Borgogna.
Nella sede, del sodalizio, il D. farà altre due comparse con lettura di composizioni poetiche sui temi de "La poesia" e de "L'astronomia". Cessato poi dalla carica di ...
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CUCINOTTA, Saro
M. Antonietta Fusco
Nacque a Messina il 18 sett. 1830. Sulla data di nascita, come del resto su tutta la biografia del C., esistono lezioni controverse: accettiamo quella, di solito [...] destinata a fare un gran rumore nel mondo artistico, e semiartistico; e puossi affermare, senza timore d'ingannarsi, che esso farà vedere il suo autore sotto un nuovo aspetto, perché proverà a que' San Tommasi che non ci vogliono credere ancora che ...
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CAFFI, Andrea
Carlo Vallauri
Figlio di Giovanni e di Emilia Carlini, nacque a Pietroburgo il 1º maggio 1887. Il padre, che si era trasferito da Belluno nella capitale russa, dove lavorava nell'amministrazione [...] regime.
Riparato in Francia, sarà dal 1926 al 1929 a Versailles con la famiglia del principe Gelasio Caetani; farà da insegnante ai figli del fratello di questo, Roffredo, e curerà la rivista letteraria Commerce.Passato a Parigi impartisce ...
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SCIARRA, Marco
Irene Fosi
SCIARRA, Marco. – Conosciuto anche con il cognome di Sciarpa, sembra che fosse chiamato Sciarra dai suoi compagni per il significato dialettale del termine – rissoso, sbaragliatore [...] di denaro e di oggetti preziosi sottratti a persone ricche. Nell’aprile del 1591 Sciarra saccheggiò Montopoli, vicino Fara in Sabina, non risparmiando la vicina abbazia di Farfa; diversi religiosi si unirono ai banditi in questa impresa: alcuni ...
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fara1
fara1 s. f. [dal longob. fara]. – 1. Presso i Longobardi, ciascuno dei corpi di spedizione in cui si divideva il popolo in armi durante le migrazioni, che corrispondeva generalmente al gruppo parentale nel senso più largo (cioè alla...
fara2
fara2 s. m., invar. – Vino rosso superiore, piemontese, adatto per l’arrosto e la selvaggina, prodotto in prov. di Novara in una ristretta zona che comprende i comuni di Fara (da cui il nome) e di Briona, da uve dei vitigni nebbiolo,...