temere
Antonietta Bufano
Di questo verbo, le cui numerose occorrenze appartengono per la massima parte alla Commedia, va notata anzitutto la molteplicità dei costrutti. D. lo adopera come assoluto, [...] causa del timore rende bene l'angoscioso smarrimento del poeta turbato da fatti imprevisti e inspiegabili: Subitamente questo suono [la voce di Farinata] uscìo / d'una de l'arche; però m'accostai, / temendo, un poco più al duca mio (If X 30); de la ...
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FASCITELLI (Fasitelius, Fascitelius, Fascitellus), Onorato (Honoratus)
Floriana Calitti
Nacque ad Isernia nel 1502 da nobile fwniglia, figlio di Marco, credenziere della dogana di Foggia, che perse [...] , Lydia e Vittoria Colonna, fino agli esametri sul ritratto di Carlo Magno (In Caroli Magni effigiem) e di Farinata degli Uberti (In effigiem Farinatae Uberti), probabilmente commissionati da Paolo Giovio per la sua galleria di personaggi celebri, ed ...
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Cavalcanti
Franco Cardini
Famiglia fiorentina di origini incerte e in gran parte leggendarie (sarebbe venuta dalla Francia al seguito di Carlomagno oppure, secondo Pietro Monaldi, da Colonia; o ancora [...] , uno dei cui atti fondamentali fu il matrimonio di Guido C., il futuro poeta e amico di D., con Bice figlia di Farinata degli Uberti (è lecito chiedersi del resto, sulla scorta dello stesso D., se agli Uberti i C. non fossero legati, nonostante le ...
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superinfusa
Giorgio Brugnoli
È hapax della latinità dantesca in Pd XV 28, nell'allocuzione di Cacciaguida: O sanguis meus, o superinfusa / gratïa Dei, sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa?, [...] . Soprattutto l'esaltazione dell'Arcadia fiorentina e della genealogia dantesca, suonano come una solenne risposta alle dispettose insinuazioni di Farinata e di altri dannati ostili a D. per classe e disposizione politica. Lo stesso latino con cui s ...
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Auerbach, Erich
Luciana Martinelli
, Critico e filologo tedesco (Berlino 1892 - Wallingford, Connecticut, 1957), professore di romanistica all'università di Marburgo, ove fu successore di Leo Spitzer. [...] stessa concezione teleologica della realtà universale : per esempio in S. Francesco d'Assisi (in Neue Dantestudien, Istanbul 1944); o in Farinata und Cavalcante (in Mimesis, Berna 1946), che è il punto d'arrivo di tutto il pensiero dell'autore sulla ...
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eufemismo
Francesco Tateo
Consiste nell'attenuare un'espressione che potrebbe risultare troppo cruda o sconveniente, sostituendo una parola o una locuzione con un'altra meno forte o addirittura contraria.
L'uso [...] ironico.
Talvolta l'e. è affidato a una scelta lessicale, in cui la parola generica sostituisce quella specifica (v. sineddoche): per Farinata non è che un letto il giaciglio funebre nel quale sconta la pena (If X 78); la stalla dove partorì la ...
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paesaggio
Guido Di Pino
Alla definizione del concetto di p. nell'opera di D. concorrono, da un lato, gli elementi fantastici che costituiscono la struttura e gli scenari oltremondani della Commedia, [...] dei traditori sotto il plumbeo serrame del gelo, ecc. I profili più drammaticamente solitari della cantica (pensiamo a Farinata) prendono maggiore dimensione proprio da questo rapporto tra la nudità della figura e l'ombra profonda dalla quale ...
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PIERINI, Andrea
Rita Randolfi
– Scarse risultano le notizie biografiche relative a questo pittore, che nacque a Firenze nel 1786. Il 16 luglio del 1818 la Gazzetta di Firenze pubblicò la notizia della [...] a Roma (Il Mercurio di Roma, 1843). Nel 1845 giunsero a Firenze opere realizzate a Roma l’anno precedente, come Farinata, Petrarca, Pier Capponi, non rintracciate (Morandi, 1990). Del 1850 circa è Dante Alighieri legge la Divina Commedia alla corte ...
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sospirare
Andrea Battistini
Il s., come il corrispondente ‛ sospiro ' (v.), designa la tensione, il desiderio mai integralmente appagato di un amore destinato a non essere fruito in una dimensione terrena. [...] 'Inferno il verbo designa di volta in volta l'atteggiamento degli accidiosi o iracondi sommersi nella palude (VII 118), il dolore di Farinata nell'udire le accuse di D. (X 88), la stizza di Niccolò III nell'attimo in cui comprende di non parlare a ...
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Fifanti, Oderigo (Oddarrigo)
Arnaldo D'addario
Figlio di Fante F., è il personaggio più noto di quella famiglia fiorentina; colui al quale i cronisti (Malispini, capp, XCIX, CVIII; Marchionne, rubr. [...] , invece, della famiglia Giandonati. Tuttavia, quantunque, secondo la risposta di Ciacco, egli si trovasse col Tegghiaio, con Farinata, con Iacopo Rusticucci e con Mosca Lamberti, in cerchi infernali ove venivano punite colpe più gravi del peccato di ...
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farinata
s. f. [der. di farina]. – 1. a. Vivanda popolare fatta con farina intrisa e versata nell’acqua bollente per farla cuocere. b. In Liguria, specie di polentina fatta con farina di ceci e acqua, messa in una teglia di rame con olio d’oliva...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...