PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] (Gal., I, 13-16). Giovane, di natura ardente, educato in famiglia e nella scuola alla rigidezza d'un sincero fariseismo, condivise le idee farisaiche su Gesù, e si oppose con tutte le forze a una riabilitazione e a una continuazione dell'opera del ...
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MACCABEI (in gr. Μακκαβαῖοι, nella Volgata Machabaei)
Elia S. ARTOM
Arnaldo MOMIGLIANO
Con questo nome si sogliono designare i membri della famiglia sacerdotale degli Asmonei che si mise a capo dell'insurrezione, [...] del suo sacerdozio". Da questi caratteri e da altri più specifici, l'autore si rivela un ebreo religioso, se non proprio farisaico, assai vicino ai Farisei e quindi un "pio" che domina i proprî scrupoli sulle vicende del sacerdozio per l'ammirazione ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] gioia quanto di tutte le altre novantanove insieme? Gratuito, oltre che indiscreto sarebbe il dubbio d’un certo scandalo farisaico nell’animo del Manzoni; per altro, vien da chiedersi che bisogno ci fosse, nel capitolo XXXVII e penultimo, quando ...
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Cristo
Kenelm Foster
Descriveremo e analizzeremo la figura e il tema di C. nelle opere di D., disponendole secondo il graduale sviluppo della cristologia dantesca che esse presentano. Un paragrafo conclusivo [...] . Pd XX 104-105); lo Sposo che ‛ conduce dietro di sé ' la Chiesa (cfr. Pg XXIX 108); il grande critico del legalismo farisaico che autorizza a un eguale atteggiamento i suoi seguaci (cfr. Ep XI 10). Non occorrerà soffermarci sul cap. VIII, che è un ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] , se la giustificazione è dovuta alla fede sola: in quanto opere, i voti monastici rappresentano un ritorno al legalismo farisaico e contraddicono alla libertà cristiana. Si aggiunge a questi, già nel proemio, col ricordo dell'avversione del padre al ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] p. 670 Montanelli, definito «apostata», veniva accomunato «col Lambruschini che vuol dichiararsi evangelico, combattendo il cattolicismo farisaico».
13 Lettera a Gino Capponi, del 7 agosto 1831, in A. Gambaro, Riforma religiosa nel carteggio inedito ...
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farisaico
fariṡàico agg. [dal lat. tardo pharisaicus] (pl. m. -ci), letter. – Di o da fariseo, dei farisei: la setta farisaica. Più spesso fig., di atto o comportamento formalistico, ipocrita, dettato da finto zelo o comunque falso, che nasconde...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....